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Jon Fosse è il vincitore del premio Nobel per la Letteratura 2023

Jon Fosse, scrittore e drammaturgo norvegese, è il vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2023. Tra i suoi libri più noti “Settologia”, “Melancolia”, “Mattino e sera” e l’opera teatrale “E non ci separeremo mai”.
A cura di Francesco Raiola
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Jon Fosse (Getty Images)
Jon Fosse (Getty Images)

Il Premio Nobel per la Letteratura 2023 è stato assegnato al drammaturgo e scrittore norvegese Jon Fosse come deciso dal Comitato Nobel composto da membri dell'Accademia svedese che ogni anno premia gli autori o le autrici che si siano maggiormente distinti per le loro opere in una direzione ideale. Jon Fosse, autore che in Italia è pubblicato da La Nave di teseo, che ha dato alle stampe libri come "L’altro nome. Settologia. Vol. 1-2" e "Mattino e sera" – mentre il 10 ottobre uscirà "IO è un altro Settologia III-V" sempre per la traduzione di traduzione di Margherita Podestà Heir – è stato scelto "per le sue opere innovative e la sua prosa che danno voce all'indicibile", come recita la motivazione ufficiale. Fosse segue la vincitrice dello scorso anno, la scrittrice francese Annie Ernaux.

Chi è Jon Fosse

Il drammaturgo è nato nel 1959 a Haugesund, sulla costa occidentale norvegese e Anders Olsson, Presidente del Comitato per il Nobel L'Accademia Svedese, sul sito ufficiale scrive questo dio lui: "La sua immensa opera scritta a Nynorsk e che abbraccia una varietà di generi è costituita da una quantità enorme di opere teatrali, romanzi, raccolte di poesie, saggi, libri per bambini e traduzioni. Sebbene oggi sia uno dei drammaturghi più rappresentati al mondo, è stato sempre più riconosciuto anche per la sua prosa. Il suo romanzo d'esordio ‘Raudt, svart' (1983), tanto ribelle quanto emotivamente crudo, affrontava il tema del suicidio e, in molti modi, diede il tono ai suoi lavori successivi". Stando sempre a quanto scrive Olsson: "Fosse combina forti legami locali, sia linguistici che geografici, con tecniche artistiche moderniste. Include nelle sue  Wahlverwandschaften  nomi come Samuel Beckett , Thomas Bernhard e Georg Trakl. Sebbene Fosse condivida la visione negativa dei suoi predecessori, non si può dire che la sua particolare visione gnostica si traduca in un disprezzo nichilista del mondo. In effetti, c'è grande calore e umorismo nel suo lavoro, e un'ingenua vulnerabilità nei confronti delle sue crude immagini dell'esperienza umana". La sua opera più importante è Settologia, un'opera di 1250 pagine divisa in tre capitoli che è scritto sotto forma di monologo in cui un artista anziano parla a se stesso come a un'altra persona.

Di cosa parlano i libri di Jon Fosse

Sempre Olsson, parlando dei libri di Fosse spiega: "Nella sua radicale riduzione del linguaggio e dell'azione drammatica, esprime le più potenti emozioni umane di ansia e impotenza nei termini quotidiani più semplici. È attraverso questa capacità di evocare la perdita di orientamento dell'uomo, e come questo paradossalmente possa fornire l'accesso a un'esperienza più profonda e vicina alla divinità, che egli è diventato uno dei maggiori innovatori del teatro contemporaneo". Fosse ha esordito nel 1983 con "Raudt, svart" (traducibile con "Rosso, nero"), mentre la sua prima opera teatrale è "E non ci separeremo mai", andata in scena a Bergen nel 1994. Il drammaturgo ha scritto oltre 30 opere teatrali, tra cui Il Nome, Inverno e Un giorno d'estate, mentre tra le opere in prosa, oltre a "Settologia" ci sono "Melancolia", "Mattino e sera" e "A Shining" per cui La nave di Teseo aveva fatto un'offerta proprio pochi giorni fa.

Chi erano i candidati favoriti alla vittoria del Nobel per la Letteratura 2023

Fosse, favorito assoluto della vigilia, ha avuto la meglio, ovviamente, su alcuni dei migliori autori al mondo. Come ogni anno erano tanti e tante coloro che avevano la possibilità di portare a casa il premio più prestigioso nella vita di uno scrittore. I nomi, in realtà, sono più o meno sempre i soliti, che ogni anno, anche in base alla vittoria dell'anno precedente cambiano di peso. Una delle favoritissime della vigilia era la scrittrice cinese Can Xue, a cui si aggiungono lo scrittore e poeta keniota Ngugi wa Thiong'o, il giapponese Haruki Murakami e l'israeliano David Grossman, lo scrittore indiano naturalizzato inglese Salman Rushdie, il maggiore scrittore ungherese László Krasznahorkai e il rumeno Mircea Cărtărescu, senza contare gli americani, da Don De Lillo a Thomas Pynchon.

I vincitori delle edizioni passate

Non sempre negli anni passati hanno vinto, però, gli scrittori dati favoriti – se veramente possiamo parlare di favoriti per un premio come il Nobel per la Letteratura -, anzi a volte le sorprese sono state veramente tali. Lo scorso anno ha vinto una scrittrice importante come Annie Ernaux, sempre nel gruppo, così come Abdulrazak Gurnah che vinse nel 2021. sebbene non fossero proprio sul podio erano sicuramente nel novero dei papabili, cosa che non era, invece, la poeta americana Louise Glück che vinse nel 2020, mentre l'anno precedente furono assegnati i premi per il 2019 e il 2019 – il primo fu rinviato a causa della pandemia – che andarono rispettivamente a Olga Tokarczuk e Peter Handke. Questi sono tutti i vincitori dal 2010 in poi

  • 2010 – Mario Vargas Llosa
  • 2011 – Tomas Tranströmer;
  • 2012 – Mo Yan;
  • 2013 – Alice Munro;
  • 2014 – Patrick Modiano;
  • 2015 – Svjatlana Aleksievič;
  • 2016 – Bob Dylan;
  • 2017 – Kazuo Ishiguro;
  • 2018 – prima assegnazione rinviata al 2019;
  • 2018 – Olga Tokarczuk;
  • 2019 – Peter Handke;
  • 2020 – Louise Glück;
  • 2021 – Abdulrazak Gurnah;
  • 2022 – Annie Ernaux
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