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Il paesino d’Italia dove si legge di più è in Friuli-Venezia Giulia

In Italia sono ormai molti quelli che dicono che in tanti scrivono ma nessuno legge. E in effetti è così: siamo sopraffatti da libri, li compriamo, e non abbiamo tempo (a volte voglia) di leggerli. Eppure c’è l’eccezione che conferma la regola: si tratta di Pertegada.
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La protagonista di questa storia è Pertegada, un piccolo paese in provincia di Udine. Qui infatti, più del 50% della popolazione afferma di cominciare a leggere e riuscire a finire almeno un libro l'anno. Stiamo parlando di mezzo milione di persone che hanno avuto, sin da piccoli, l'abitudine a leggere e a possedere una propria piccola (o meno) biblioteca in casa.

Questa biblioteca personale conta dai 100 ai 400 libri (a seconda dell'età) per più di un friulano su 10. Sì perché Pertegada a parte, è in tutto il Friuli-Venezia Giulia che si legge molto. Ma perché leggere è un'attività così sviluppata proprio nel territorio del nord-est italiano? Che cos'è che giace sul fondo della cultura friuliana e che la rende così fertile per la crescita della lettura?

Pare che tutto risalga all'antico tramandamento orale dei racconti. I metodi cambiano, ma la tradizione rimane la stessa: le storie non si narrano oralmente, ma è propria nell'educazione dei friuliani la lettura e la conoscenza di storie e avvenimenti, sin da giovani. Così, coloro che da piccoli ascoltavano i racconti dei nonni seduti sulle loro gambe, ora fanno lo stesso con i propri nipoti, regalando però libri.

È interessante chiarire che non si tratta di qualsiasi tipo di libro. I Friulani non leggono tutto. Dalle ricerche emerge infatti che coloro che comprano libri lo fanno con le idee molto chiare: sanno cosa vogliono, non entrano in libreria con l'intenzione di “vedere cosa c'è in giro” e comprare un libro qualunque. Non stiamo parlando di quello che va di moda, ma del fatto che i cittadini del Friuli sono informati e si recano in libreria per comprare ciò che hanno precedentemente scelto.

La regione abbonda poi di biblioteche, sale di lettura, corsi per far leggere bambini ed anziani. E ancora la fiera del libro “Pordenone Legge” e “Pordenone Dedica”, che ospita per una settimana uno scrittore in città. “Banco Libero” invece, è una staffetta letteraria che mette in circolazione volumi senza l'obbligo di restituirli. Una sorta di libro sospeso che, una volta terminato, può essere passato agli altri, in una catena che non ha mai fine.

È bello che il Friuli-Venezia Giulia sia la regione dei lettori. E nonostante i numeri possano comunque non apparire eccessivamente elevati, bisogna pensare a quello che è, purtroppo, il resto d'Italia. In una nazione dove le librerie puntano non più sulla vendita nuda e cruda, ma sugli eventi ad essa legati: presentazioni, vernissage, interviste. Una corsa ad afferrare il cliente. E nel frattempo, a Pertegada, si legge tranquillamente. Come da tradizione.

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