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Il nuovo libro di Haruki Murakami parte da un racconto scritto 40 anni fa

Murakami ha presentato il suo nuovo libro “The City and Its Uncertain Walls” in Giappone, un lavoro che parte da un racconto degli anni 80.
A cura di Redazione Cultura
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Haruki Murakami (Getty)
Haruki Murakami (Getty)

È uscito lo scorso 13 aprile in Giappone il nuovo libro di Haruki Murakami "The City and Its Uncertain Walls". Dire che è un libro "attesissimo" è una pigrizia che ogni tanto ci si può concedere, soprattutto se si parla di uno degli autori più venduti e amati al mondo. E l'accoglienza che ha avuto in patria ne è la dimostrazione, con migliaia di persone in fila fuori ai negozi per acquistarlo e in fila per farselo autorgrafare dallo scrittore giapponese di "Norvegian Wood" e "Kafka sulla spiaggia", tra gli altri. Un libro che per adesso è stato pubblicato solo nel suo paese e la cui uscita in Italia non è ancora stata annunciata, così come negli States, come specifica l'Associated Press, uno dei pochi media presenti alla conferenza stampa di lancio.

Il libro di oltre 600 pagine nasce da un racconto pubblicato nel 1980: per anni lo scrittore voleva riprenderla per ampliarla, ma solo durante la pandemia di Covid è riuscito a trovare una strada per dare un respiro più ampio a questa storia basata su elementi come muri e ombre: "A causa del coronavirus non uscivo quasi mai e restavo a casa la maggior parte del tempo guardandomi dentro. A quel punto ho pensato che fosse arrivato il momento di scrivere quella storia" e lo ha fatto "come se lo recuperasse dal fondo di un cassetto" ha detto Murakami, stando a quanto riportato proprio dall'Associated Press.

A gennaio del 2020 ha cominciato a scriverlo e ha perseguito per due anni, fino a dicembre 2022, un periodo particolare, appunto, in cui sono avvenute tantissime cose: "In un'epoca in cui la società sta attraversando cambiamenti clamorosi, scegliere se rimanere rintanato dentro il muro o andare dall'altra parte del muro è diventato più importante che mai". Alla fine quella novella degli anni '80 è stata la scintille ed è diventato il primo capitolo di un romanzo che Murakami ha diviso in tre parti per un totale di oltre 600 pagine nella versione originale, con la seconda parte in cui "il protagonista ottiene un lavoro come capo di una biblioteca in una piccola città di Fukushima, dove incontra il suo misterioso predecessore e un adolescente mentre la storia conduce alla sezione finale" come riporta l'AP. "Ora sono nella mia metà dei 70 anni e non so quanti altri romanzi posso scrivere, quindi ho sentito che dovevo scrivere questa storia con amore e dedicare molto tempo a farlo".

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