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Il Museo del Prado compie 200 anni: un intero anno di festeggiamenti fra Goya e Velàzquez

Dal novembre 2018 al dicembre 2019 il Museo del Prado festeggia i 200 anni di arte e cultura, con un ricco programma di eventi, mostre e progetti dedicati alla promozione e valorizzazione delle esposizioni.
A cura di Federica D'Alfonso
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La maya desnuda di Velàzquez esposta al Museo del Prado
La maya desnuda di Velàzquez esposta al Museo del Prado

Un intero anno di festeggiamenti, quello che inizierà il 19 novembre 2018 per proseguire fino a dicembre 2019 al Museo del Prado di Madrid: l'importante istituzione compie 200 anni. Nei giorni scorsi il direttore Miguel Falomir ha annunciato il fitto programma di mostre, eventi e progetti dedicati alla promozione della storia culturale e artistica del museo.

L'organizzazione dell'evento, qualificato come di eccezionale interesse pubblico dallo stato Spagnolo, si avvale di una commissione nazionale per coordinare e promuovere le attività del Bicentenario: ne fanno parte i Reali di Spagna, gli ex direttori dei musei, storici dell'arte e archittetti.

Velàzquez, Goya, e le nuove sale

Un altro capolavoro esposto al Prado, stavolta di Goya
Un altro capolavoro esposto al Prado, stavolta di Goya

Per tutto il periodo delle celebrazioni sono previste numerose grandi mostre, alcune delle quali davvero importanti: si parte, a novembre 2018, con una rassegna dedicata a Gericault, Turner, Constable, Delacroix e Friedrich.

Il 2019 sarà invece l'anno dedicato alle grandi star della pittura conservate nel museo: si parte dal Secolo d'Oro della pittura spagnola e olandese, con Velázquez, Goya e Pieter Brueghel il Vecchio, organizzata in collaborazione con il Rijksmuseum di Amsterdam. Molto particolare sarà invece “Circa 1819”, un'esposizione che raccoglierà circa settanta opere realizzate a cavallo della fondazione del Museo del Prado: una mostra che celebra appieno la storia della fondazione del grande polo museale spagnolo.

Oltre alle temporanee, i 200 anni del Prado saranno anche un'occasione per ampliare e promuovere i nuovi allestimenti, come quello della Galeria Jonica dedicata alla scultura classica e le 9 nuove sale di scultura fiamminga e olandese del Seicento.

Fra social e sociale

Sono trascorsi 200, e insieme alla storia dell'arte, si sono amlìpliati anche gli orizzonti d'azione per la tutela e la valorizzazione delle opere: per questo, il Prado non perde di vista il mondo del web, con il progetto di un fondo documentario accessibile agli studiosi direttamente dal sito ufficiale, gratuitamente.

Parallelamente alla promozione, il Prado pensa anche a chi non ha la possibilità di percorrere le sale del museo: per un intero mese saranno allestite tante mostre itinerante, la prima delle quali dedicata a “Las Meninas” di Velàzquez, che girerà in tutte le comunità autonome spagnole ma soprattutto raggiungerà gli infermi, i carcerati e i malati di moltissimi ospedali del Paese.

Due secoli di storia

L'edificio che ospita il Prado fu ideato da Carlo III di Spagna, ma acquisì lo statuto di museo solo grazie all'interesse manifestato da negli anni di Ferdinando VII. Nel 1818 iniziano i lavori che porteranno all'inaugurazione ufficiale il 19 novembre del 1819 come “Museo Real de Pinturas”.

Ad oggi il Prado conserva ed espone moltissime opere di Francisco Goya, fra cui le celeberrime “Maya vestida” e “Maya desnuda”, molte opere di Jusepe de Ribera, di El Greco, e di Diego Velazquez con l'Adorazione dei Magi e “Las Meninas”. Non manca la scuola italiana: Beato Angelico, Sandro Botticelli, Caravaggio e Raffaello, fra gli altri, insieme ai grandi della scuola tedesca con Dürer e della olandese con van Dyck, Bosch e Van Rijn.

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