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‘Il mondo che non c’era’: al Mann di Napoli i capolavori delle civiltà precolombiane

Fino al 20 settembre, al Museo Archeologico di Napoli, 200 opere d’arte della collezione Ligabue portano alla scoperta di vita, costumi e cosmogonie delle culture precolombiane: dagli Olmechi ai Maya, dagli Aztechi agli Inca.
A cura di Redazione Cultura
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Il mondo che non c'era in mostra al Museo Archeologico di Napoli. Fino al 20 settembre, il museo MANN diretto da Paolo Giulierini (appena reintegrato dopo la sospensiva del Tar) sarà il luogo dove andare a scoprire vita, costumi e cosmogonie delle culture precolombiane, dagli Olmechi ai Maya, dagli Aztechi agli Inca, attraverso 200 opere d’arte.

Il mondo che non c’era”, dopo il grande successo ottenuto a Firenze e a Rovereto, dal 16 giugno al 30 ottobre 2017 arriva al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, scrigno di cultura classica, che conterrà i capolavori della Collezione Ligabue lungo uno spettacolare viaggio nelle civiltà precolombiane, alle quali ci legano alcune passioni: dal gioco del “pallone” al pomodoro.

Lo spettacolo della mostra, nel museo che ospita le maggiori e più importanti decorazioni delle domus romane, è quindi doppio. Ed ecco che proprio nella ‘casa' delle meraviglie pompeiane arrivano le rarissime maschere in pietra di Teotihucan, i vasi Maya d'epoca classica, le statuette antropomorfe della cultura Olmeca, che tanto affascinarono Diego Rivera e Frida Kahlo, e le enigmatiche sculture Mezcala che collezionarono André Breton e Paul Eluard. La mostra è aperta fino al 30 settembre 2017.

La collezione Ligabue

Dopo due anni dalla scomparsa di Giancarlo Ligabue (1931- 2015), studioso di archeologia e antropologia, esploratore e appassionato collezionista, la “Fondazione Giancarlo Ligabue” continua l’impegno nell’attività culturale, nella ricerca scientifica e nella divulgazione, dopo l’esperienza del Centro Studi e Ricerche fondato oltre 40 anni fa. Oltre ad aver organizzato più di 130 spedizioni in tutti i continenti, partecipando personalmente agli scavi e alle esplorazioni – con ritrovamenti memorabili conservati ora nelle collezioni museali dei diversi paesi – Giancarlo Ligabue ha anche dato vita negli anni, con acquisti mirati, a un’importante collezione d’oggetti d’arte, espressione di moltissime culture.

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