Il mistero del quadro fantasma: scoperto un autoritratto di Rembrandt
Già dalla fine degli anni '60 gli storici dell'arte sapevano che al di sotto del famoso "Vecchio uomo in costume militare" di Rembrandt è presente un altro dipinto. Il quadro, conservato al J. Paul Getty Museum di Los Angeles, era stato studiato per la prima volta nel 1968, quando venne analizzato ai raggi x in occasione di un progetto di ricerca sull'opera artistica di Rembrandt: la scoperta, incredibile. Sotto il volto del vecchio è presente un'altra figura, probabilmente lo studio per un ritratto. Per anni, la questione è stata nota ma l'insufficienza delle tecnologie a disposizione non aveva permesso ulteriori passi avanti. Oggi, grazie ad un team coordinato di esperti da Los Angeles, Anversa e Delft, è stato possibile ottenere la rappresentazione dettagliata dell'immagine dipinta: come un fantasma, dietro al vecchio militare, si scorge un giovane avvolto in un mantello.
Sarebbe un autoritratto, quello scoperto dietro al Vecchio in costume militare. Dietro l'opera, che il pittore olandese aveva dipinto tra il 1630 e il 1631, si nasconderebbe dunque un altro capolavoro: un autoritratto che Rembrandt stava realizzando molto tempo prima, precedente a quelli più famosi dipinti fra il 1640 e il 1669. Un volto raffigurato di trequarti e con un voluminoso mantello: uno studio sul viso ha riconosciuto un Rembrandt molto giovane. Tanto da far pensare che si possa trattare del primo autoritratto in assoluto del pittore, morto nel 1669 ad Amsterdam. Mentre lavorava a questo disegno Rembrandt decise di abbandonarlo, e successivamente capovolse la tela e realizzò il Vecchio. Questi gioielli nascosti sono preziosissimi dal punto di vista artistico, ma non solo: l'ultimo autoritratto di Rembrandt, ritrovato nel Devon, in Inghilterra del sud, è stato valutato 23 milioni di dollari.
Nonostante tutte le tecnologie applicate, l'altro ritratto era stato fino ad ora solo vagamente distinguibile. Grazie ad una tecnica basata sui raggi X, appositamente ideata per analizzare gli strati di pittura nascosti nei quadri, il dipinto fantasma è finalmente venuto alla luce. Lo sviluppo della tecnica, hanno precisato gli studiosi, è stato un lavoro di cinque anni portato avanti da industrie, musei e università. La strumentazione è stata disegnata specificatamente per lavorare sul dipinto di Rembrandt, e una volta a Los Angeles, ha lavorato per 30 ore ininterrotte per far emergere il segreto del Vecchio. Karen Trentelman, responsabile del Collections Research Laboratory del Getty Conservation Institute di Los Angeles, ha commentato: "Il completamento di queste indagini preliminari sul quadro è stato un primo passo importante. I risultati di questi studi ci permetteranno di determinare il miglior approccio possibile da impiegare nello studio del dipinto reale di Rembrandt".
Rembrandt van Rijn è famoso per aver riutilizzato spesso i propri quadri, in particolare durante i primi anni della sua attività artistica. Non sarebbe dunque il solo caso di "personaggi fantasma" nell'arte del pittore olandese. Egli era fortemente interessato allo studio della fisionomia e dell'espressione, dunque molti dei pannelli in legno, delle tele e delle piastre in rame che utilizzava come supporti, potrebbero nascondere altri volti e figure umane. I misteri che Rembrandt ha lasciato nascosti dietro i suoi capolavori sono di grande interesse, in quanto permettono di rivelare informazioni preziose sul modo di lavorare di uno dei più grandi simboli dell’arte europea, che dipinse, forse, oltre 300 opere, molte delle quali ancora sconosciute.