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Il Ministro Sangiuliano consiglia il libro dello scrittore Sangiuliano dal suo account istituzionale

Nella sua rubrica dei libri consigliati sull’account istituzionale su Twitter il Ministro Sangiuliano consigliato un suo libro. Niente di male, forse solo inopportuno.
A cura di Francesco Raiola
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Questa mattina l'account istituzionale Twitter del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha consigliato, nell'ambito di una rubrica giornaliera sul libro del giorno, un libro dello scrittore e saggista Gennaro Sangiuliano che, solo causalmente, coincide proprio con al persona del Ministro. Insomma, non c'è niente di male, ovviamente, resta, però, una questione di opportunità, oltre che di buongusto nel pubblicizzare un proprio libro. Il Ministro, infatti, ha usato il suo account per pubblicizzare la biografia "Giuseppe Prezzolini. L'anarchico conservatore" pubblicato da Mondadori pubblicata inizialmente, da Mursia nel 2008, poi ripubblicato da Mondadori nel 2023 con dedica alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la prefazione di Francesco Perfetti, e una postfazione di Vittorio Feltri.

I libri consigliati dal Ministro Sangiuliano

Immaginiamo che questo consiglio sia stato dato senza tener conto del leggero conflitto di interessi di cui era portatore, ma solo dall'importanza storica e letteraria dell'opera. Sappiamo quanto Prezzolini sia uno degli intellettuali più citati e amati dal Ministro Sangiuliano, che da qualche settimana, sotto hashtag come #libridellacultura e #librodelgiorno consiglia ogni giorno un libro appunto. Ci sarebbe anche da analizzare quali libri sono consigliati, anche per avere una visione su quella che è la visione del Ministro che sceglie prevalentemente grandi classici come "Ultime lettere di Jacopo Ortis" di Ugo Foscolo o "Il fu Mattia Bazar" di Luigi Pirandello, biografia come quella su Malaparte di Maurizio Serra o grandi classici della saggistica, con autori come Jacques Le Goff col suo "La civiltà dell'Occidente medievale", fino a suggerimenti come "Il duce, mio padre" di Bruno Vespa (sic).

Insomma, non esiste contemporaneità nella visione del Ministro, che da tempo professa il bisogno di leggere, rivolgendosi soprattutto ai giovani. Limitandosi, però, a classici che i giovani incontrano già a scuola, quando forse avrebbero bisogno di qualche sforzo in più da parte di chi si occupa di Cultura per veicolare un messaggio diverso. Insomma, non sarebbe male che si cercasse di avvicinare chi legge poco o niente alla lettura pensando più a loro e meno a se stessi e alla propria idea, un po' stantìa, di Cultura. Ma ognuno, dal proprio account fa ciò che vuole, anche incensare un proprio libro, senza porsi il problema di quanto possa essere inopportuno. O cringe, per usare un termine più caro alle nuove generazioni.

La polemica al Premio Strega

A proposito di libri consigli e Ministro, qualche giorno fa proprio Sangiuliano è stato al centro di una piccola polemica a seguito di una gaffe. Durante la serata finale del Premio Strega a cui era invitato, il Ministro, che pure aveva votato il libro preferito della cinquina, aveva candidamente ammesso di non aver letto i libri che avrebbe dovuto votare. Lo ha fatto in maniera involontaria, alvo poi cercare di metterci una pezza quando la conduttrice, Geppi Cucciari, gliel'ha fatto notare: "Voglio dire di leggere perché è una cosa fondamentale, molto bella, che ti arricchisce, che ti fa vivere dei momenti esistenziali. Ho ascoltato le storie che sono espresse in questo libri finalisti questa sera e sono storie che ti prendono e ti fanno riflettere, proverò a leggerli" aveva detto il Ministro, prima di tentare un recupero con un funambolico: "Sì, li ho letti perché ho votato, però voglio approfondire questi volumi".

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