Il libro del Generale Vannacci accusato di razzismo e omofobia batte anche Michela Murgia su Amazon
Chissà se il generale Roberto Vannacci avrebbe mai pensato che il suo libro autoprodotto (sic) "Il mondo al contrario" potesse un giorno non tanto far parlare l'Italia intera – quello se lo poteva aspettare – ma anche finire in testa alla classifica Amazon dei libri più venduti, battendo addirittura i libri di Michela Murgia, scrittrice scomparsa il 10 agosto e che lottava contro alcune delle cose di cui parla quel libro. Sono bastate poche ore, infatti, per far schizzare quel libro incriminato in testa alla classifica dei bestseller di Amazon, nonostante all'interno contenga frasi contro omosessuali, afrodiscendenti, femminismi, migranti, rappresentando l'idea di un'italianità di cui il generale si sente portatore.
Un articolo-recensione di Repubblica ha portato alla luce questo libro e in particolar nodo alcuni suoi passaggi quantomeno controversi. C'è quello che recita: "Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!" o quello che dice: "Se non è nella natura dell’uomo essere cannibale, perché dovrebbe esserlo per il diritto alla genitorialità? Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale" a cui si aggiungono considerazioni su migranti, su Paola Enogu ("italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità") fino alla rivendicazione dell'odio: "Per quanto esecrabile, l’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere represso in un’aula di tribunale. Se questa è l’era dei diritti allora, come lo fece Oriana Fallaci, rivendico a gran voce anche il diritto all’odio e al disprezzo e a poterli manifestare liberamente nei toni e nelle maniere dovute".
Parole, quelle, che hanno messo in difficoltà anche il Governo, costringendo il Ministro della Difesa Guido Crosetto a prendere le distanze e twittare: "Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto", prima di puntualizzare che "in un mondo che si divide tra chi vorrebbe buttare il ‘Generale' all’inferno e chi vorrebbe farne un martire, chi serve il paese guidando pro tempore un’Istituzione come la Difesa deve solo limitarsi a mantenere distacco ed applicare le regole e le norme. Nulla più, nulla di meno".
Intanto Vannacci ha dato la sua versione su vari giornali, confermando di non rimangiarsi niente, ma cercando di specificare, spiegare, puntualizzare, facendo, a suo modo, un po' di marcia indietro, con meno sicumera di quella che ha usato scrivendo quelle oltre 300 pagine che, per chi l'ha letto, ricalcano il pensiero di molta estrema destra nazionale. E chissà che anche questa vicinanza ideologica non abbia portato molti ad acquistarlo fino a spedirlo in testa alla classifica, là dove da giorni Michela Murgia era tornata con tre libri come "Accabadora", che le era valso il Premio Campiello, il saggio "God save the Queer" e l'ultimo romanzo "Tre ciotole". Una posizione che gli dà una visibilità inaspettata, sebbene per controllare le vendite effettive bisognerà aspettare le classifiche ufficiali.
Intanto Fanpage ha chiesto ad Amazon se quel libro rispetti la policy su "Materiali offensivi e controversi" che recita che "Amazon vieta la vendita di prodotti che promuovano, incitino o esaltino l'odio, la violenza, l'intolleranza razziale, sessuale o religiosa, o che pubblicizzino organizzazioni che sostengono queste posizioni. Rimuoviamo le offerte che ritraggono graficamente la violenza o le vittime di violenza (…). Teniamo a mente che la nostra comunità di clienti è globale, per cui teniamo in considerazione le differenze e le sensibilità culturali durante la revisione dei prodotti. Amazon vieta offerte di articoli che riteniamo offensivi e ci riserviamo il diritto di prendere decisioni in merito all'adeguatezza delle offerte sul sito e rimuoverle in qualsiasi momento".
Tra gli esempi di prodotti vietati ci sono, per esempio, quelli che "promuovono, incitano o esaltano l'odio o la violenza nei confronti di qualsiasi persona o gruppo. Sono inclusi i prodotti che contengono materiale violento o offensivo che non abbia alcuna motivazione legata ad avvenimenti storici" oltre a quelli che "promuovono l'intolleranza basata sulla razza, la religione e l'orientamento sessuale" e quelli che "contengono un linguaggio razziale dispregiativo".