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“Il Lago dei cigni” al Teatro dell’Opera di Roma: da Edgar Degas a Christopher Wheeldon

Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli sono i protagonisti de “Il lago dei cigni” di Cristopher Wheeldon, in scena al Teatro dell’Opera di Roma fino al 5 novembre.
A cura di Massimiliano Craus
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"Il lago dei cigni" di Christopher Wheeldon, ph. Alexander Iziliaev
"Il lago dei cigni" di Christopher Wheeldon, ph. Alexander Iziliaev

Stavolta al Teatro dell'Opera di Roma si fa sul serio. Con il titolo de "Il lago dei cigni", con il coreografo Cristopher Wheeldon e per la manipolazione del libretto e delle coreografie sullo spartito tra i più musicati di sempre. Non sappiamo quanto avrebbero apprezzato Lev Ivanov e Marius Petipa se si fossero accomodati in platea al Costanzi a braccetto con Eleonora Abbagnato, direttrice della compagnia di balletto capitolina. Tuttavia i tempi sono cambiati, soprattutto rispetto al 1877 della prima rappresentazione moscovita de "Il lago dei cigni" di Piotr Ilich Ciaikovskij e coreografie di Julius Reisinger. Che dire di quella coreografia, peraltro così utile alla ricostruzione librettistica di Christopher Wheeldon? In primis che il libretto originale fu scritto a quattro mani da Vladimir Bejicev e Vasilij Gelcer e che la prima rappresentazione, al pari delle successive sulle scene del Teatro Bolshoi, fu un disastro senza precedenti con l'interruzione forzata delle repliche. Fino alla nuovissima versione di Marius Petipa del 1895, sulle consolidate musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij, per la compagnia di balletto del Teatro Marriinskij di San Pietroburgo con l'Odette di Pierina Legnani ed il Sigfried di Pavel Gerdt. E poi una serie copiosa di nuove versioni più o meno riuscite ad opera di  coreografi, librettisti e finanche compositori impegnati a manipolare a più riprese il titolo più rappresentato della storia del balletto.

Ecco com'è "Il lago dei cigni" di Christopher Wheeldon

Christopher Wheeldon
Christopher Wheeldon

Il dietro le quinte de "Il lago dei cigni" ci racconta dello scarso successo della prima rappresentazione moscovita del 1877 e dell'immediato ritiro dalle scene del titolo. E si è sempre scritto del disappunto di Piotr Ilich Ciaikovskij al cospetto di così tante critiche fino alla conoscenza di Marius Petipa, il genio coreografico dell'Ottocento. Peraltro connazionale del pittore Edgar Degas che, in quegli stessi anni, faceva scalpore con le sue tele dipingendo ballerine impegnate nei rispettivi backstage del Teatro dell'Opéra di Parigi, ballerini nella loro doppia veste di artisti e lavoratori e maestri di danza accompagnati da signorotti con cappelli a cilindro dall'aria sospetta. E proprio le figure del maestro di danza e del mecenate sono presenze ingombranti ne "Il lago dei cigni" di Christopher Wheeldon, al pari dei soliti protagonisti disegnati sullo spartito ottocentesco di Piotr Ilich Ciaikovskij. Qui il quarantatreenne coreografo britannico ha creato quattro atti per complessive tre ore di un lago sospeso tra il reale e l'irreale dove la fantasia va inevitabilmente a braccetto con lo spirito e l'accezione moderna del balletto lacustre immaginato dal giovane pupillo della scuola coreografica british.

Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli al debutto al Costanzi

Federico Bonelli
Federico Bonelli

Cast londinese per Christopher Wheeldon, coreografo del lago più chiacchierato di questi ultimi tempi capitolini. E' da molto tempo che non si scriveva così tanto di balletto, evidentemente l'accoppiata Eleonora Abbagnato-Christopher Wheeldon fa più cassa e glamour del solito. Tuttavia i rumors sono giustificati dal fatto che da queste parti si sta provando ad alternare più serenamente che altrove (Teatro Alla Scala, ndr) il repertorio classico e contemporaneo. Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli sono entrambi "principal" della Royal Opera House di Londra mentre i maestri ripetitori sono Nicolas Blanc e Jason Fowler, assistiti dal primo maître del teatro Frédéric Jahn. Le prime ballerine Alessandra Amato e Rebecca Bianchi, in buona compagnia con la solista Susanna Salvi, in coppia con i solisti Claudio Cocino, Michele Satriano e Giuseppe Schiavone saranno rispettivamente Odette/Odile ed il principe Siegfried. Il primo ballerino Manuel Paruccini, i ballerini Emanuele Mulè e Damiano Mongelli saranno invece  l'antagonista Rothbart tra le scene di Adrianne Lobel, i costumi di Jean-Marc Puissant e le luci di Natasha Katz Lavor. Ennesimo colpo grosso di Eleonora Abbagnato, musa ispiratrice del nuovo corso romano coreutico in antitesi alle tante difficoltà della capitale.

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