Il Klimt ritrovato a Piacenza tornerà a casa, ma è giallo sui responsabili
Sta per tornare a casa il "Ritratto di Signora" di Gustav Klimt, ritrovato nel dicembre scorso ben 23 anni dopo il furto. Successivamente al dissequestro ordinato dalla Procura della Repubblica, il dipinto tornerà nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza dove è stato rubato e dove, quasi un quarto di secolo dopo, tornerà ad essere visibile agli spettatori, molto probabilmente dietro una speciale teca di vetro blindato per scongiurare un nuovo furto ma anche eventuali vandalismi. Si sta lavorando all'allestimento di una grande mostra di rientro del Ritratto di Signora alla Ricci Oddi che potrebbe avvenire già a settembre.
Intanto proseguono le indagini sul misterioso furto del dipinto, che oltre ai colpevoli stanno cercando di appurare se il dipinto è stato per tutto questo tempo sempre nascosto nella galleria oppure se nei decenni trascorsi si è spostato anche altrove. Dopo il ritrovamento la Procura aveva aperto un'indagine e tre persone risultano attualmente indagate, come riferisce Ansa. Una di queste sarebbe la vedova del defunto ex-direttore del museo.
Precedentemente aveva fatto il giro del web la notizia di due sessantenni che si erano autodenunciati a un giornalista del quotidiano Libertà: “Siamo gli autori del furto del Ritratto di Signora dipinto da Klimt. Abbiamo fatto in modo che il quadro ritornasse a Piacenza, un regalo alla nostra città”. Lo scorso gennaio era stato l’ultimo colpo di scena a proposito dell’opera di Gustav Klimt “Ritratto di Signora”, opera autentica secondo gli esperti che l'hanno analizzata, trafugata dalla Galleria Oddi Ricci il 22 febbraio 1997 e ritrovata per caso lo scorso 10 dicembre in un’intercapedine di un muro esterno dello stesso museo dove sono ospitati circa 400 capolavori tra cui Hayez, Segantini, Lega, Pellizza da Volpedo.