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Il grande Festival del Giornalismo culturale: l’identità al centro del dibattito

“Immagini e immaginari del patrimonio culturale” è il titolo del Festival del Giornalismo culturale di Urbino e Fano, giunto alla sua IV edizione. Si dibatterà sul delicato tema dell’identità culturale e sul ruolo dei nuovi media.
A cura di Silvia Buffo
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Si è aperta questa mattina presso il Salone Spadolini del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di Roma, la conferenza stampa sul Festival del giornalismo culturale, in corso dal 13 al 16 ottobre a Urbino e Fano. L'evento è curato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali e dall'Istituto per la Formazione al Giornalismo dell’Università di Urbino Carlo Bo. Il titolo della quarta edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino e Fano mette in evidenza l’importanza di discutere il rapporto tra media e patrimonio culturale, attraverso lectio, dialoghi, interviste, spettacoli, mostre, concorsi. Si potranno incontrare scrittori, studiosi, giornalisti, artisti e direttori di musei e con loro confrontarsi nei tanti dibattiti organizzati.

Il ruolo incisivo dei nuovi media

Giunto alla sua IV edizione, il festival sviluppa la precedente impronta generalista, in un focus più minuzioso sull'indagine dello stato di salute dell’informazione culturale italiana, e come i nuovi media possano determinare la crescita del Paese. La valorizzazione del patrimonio culturale passa per la comunicazione, dai musei alla promozione delle bellezze nazionali, lanciando una profonda riflessione su come esse vengono percepite.

Il dibattito aperto sull'identità culturale

Tre giornate dedicate al rapporto tra media e patrimonio culturale, partendo come di consueto da una ricerca dell’Osservatorio News-Italia che fornirà dati dettagliati su come musei e gallerie comunicano e si promuovono e quali strumenti utilizzano gli italiani per informarsi. A seguire un iter in cui il pubblico incontrerà esperti, scrittori, direttori di musei italiani e stranieri, dibattendo sul delicato tema dell'identità culturale, seguiranno lectio dialoghi, interviste, spettacoli, concorsi.

I protagonisti del Festival, da Maraini a Sgarbi, da Batterzachi a Iacopino

Interverranno: Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale e Polo Museale delle Marche; Giuseppe Barbera, professore ordinario di Colture arboree all’Università di Palermo, Socio onorario dell'Associazione Italiana Architettura del Paesaggio; Roberto Barbolini, scrittore e giornalista; Stefano Bartezzaghi, giornalista, scrittore e direttore del Master in Giornalismo presso la IULM di Milano; Christian Caliandro, storico dell’arte contemporanea e studioso di storia culturale, membro del comitato scientifico di Symbola Fondazione per le Qualità italiane; Massimo Cerofolini, giornalista e sceneggiatore, lavora a Rai Radio 1, dove cura e conduce il programma quotidiano Eta Beta; Gianluigi Colin, per molti anni art director del “Corriere della Sera”, attualmente è il responsabile delle copertine de “la Lettura”; Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera. Da anni segue le vicende legate al Patrimonio artistico e al dibattito culturale nel Paese; Luca De Biase, giornalista e scrittore, è responsabile di Nòva24, l’inserto dedicato all’innovazione de Il Sole 24 Ore. Il suo ultimo libro è Homo pluralis. Esseri umani nell’era tecnologica; Elena Del Drago, storica dell’arte e giornalista; Steve Della Casa, critico cinematografico e direttore artistico del RomaFictionfest; Stefano Epifani, giornalista, advisor per le Nazioni Unite, docente presso all’Università di Urbino Carlo Bo e all’Università La Sapienza di Roma, è chief editor di TechEconomy; Francesco Erbani, giornalista e pubblicista, lavora nella redazione culturale de la Repubblica. Si occupa principalmente di inchieste legate a casi di degrado urbanistico e ambientale sul territorio italiano; Ferruccio Farina, si occupa principalmente di storia di comunicazione visiva e di storia del turismo balneare, giornalista, collabora alle pagine culturali del Il Resto del Carlino ed è direttore responsabile della rivista Romagna Arte e Storia, quadrimestrale di cultura, da lui fondata nel 1980; Marco Ferrazzoli, giornalista e capo ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Duilio Giammaria, giornalista e scrittore, conduce il programma televisivo "Petrolio"; Salvatore Giannella, giornalista, è stato direttore dell’Europeo e di Airone; Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti; Giacomo Manzoli, professore ordinario di Cinema, fotografia e televisione all’Università di Bologna Alma Mater Studiorum; Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice; Stefano Marchegiani, dal 2014 è vice-sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Fano; Cesare Martinetti, direttore del settimanale di Origami ed editorialista della Stampa; Armando Massarenti, filosofo, è responsabile del supplemento culturale domenicale Il Sole 24 Ore-Domenica dove cura la rubrica Filosofia minima; Lella Mazzoli, direttore dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino e del Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove insegna Sociologia della comunicazione; Massimo Osanna, archeologo, Direttore Generale della Soprintendenza Pompei dal 2016, professore ordinario di Archeologia classica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II; Francesco Palumbo, direttore generale del turismo all’interno del MiBACT; Claudio Pescio, storico dell’arte, giornalista, è uno specialista dell’arte olandese del XVII secolo. Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte HD. Ha scritto, con Gabriele Acerbo, Kill baby kill!; Gaspare Polizzi, docente comandato al Miur ed editorialista del “Corriere Fiorentino”, inoltre membro del Comitato Scientifico di Pollicina Academy, primo centro di ricerca, analisi ed elaborazione dei linguaggi Mobile in Italia; Amedeo Quondam, professore emerito di Letteratura italiana in Sapienza, è stato fondatore e presidente del Centro di studi di Europa delle Corti, fondatore e direttore dell’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara, fondatore e direttore del Consorzio inter-universitario Biblioteca Italiana e della sua Biblioteca Italiana in rete, fondatore e presidente dell’ADI, Associazione degli Italianisti; Maria Stella Rasetti, direttrice della Biblioteca San Giorgio di Pistoia; Sergio Rizzo, giornalista, scrive principalmente di economia, ambiente e beni culturali per iI Corriere della Sera; Massimo Russo, ex direttore di Wired Italia, oggi è direttore generale della divisione digitale Gruppo Espresso; Giacomo Scarpellini, sviluppatore software e game designer presso Urkin, società di cui è anche cofondatore. Si occupa principalmente di software per sistemi mobile, sviluppo videogiochi, realtà aumentata e virtuale; Vittorio Sgarbi, storico e critico dell’arte, è Assessore alla Rivoluzione, Cultura e Agricoltura, Difesa del paesaggio e del Centro Storico del Comune di Urbino; Marino Sinibaldi, saggista e critico letterario è direttore di Radio3 e presidente del Teatro di Roma; Alberto Sinigaglia, docente di Giornalismo all’Università di Torino, è editorialista della «Stampa», dove ha fondato nel 1975 il settimanale «Tuttolibri»; Giovanni Solimine, professore di “Culture del libro, dell’editoria e della lettura” presso l’Università “Sapienza” di Roma; Vilberto Stocchi, rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, si è laureato con lode in Scienze biologiche presso la stessa università, dove dal 1993 è professore ordinario di Biochimica; Claudio Strinati, storico dell’arte e critico musicale, collabora con Rai 5 e con l’Auditorium Parco della Musica di Roma; Marco Tamaro, agronomo, dirige la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso dal 2009; Vincenzo Trione, critico d’arte, professore ordinario di Arti e media e preside della Facoltà di Arti, turismo e mercati presso l’Università IULM di Milano, curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2015; Mariangela Galatea Vaglio, insegnante, scrittrice e blogger, ha collaborato con Il Gazzettino, Il Sole 24 Ore, L’Espresso, Valigia Blu; Giuliano Volpe, professore ordinario di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università degli studi di Foggia e presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del MiBACT; Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, autore di libri e reportage dall’Italia e dall’estero, è tra le principali firme de “la Lettura”, il supplemento culturale domenicale del Corriere; Giorgio Zanchini, giornalista, lavora a Radio1 Rai, dove conduce Radio Anch’io.

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