Il gemello: Raffaele racconta 12 anni di carcere nel documentario di Vincenzo Marra
Vincenzo Marra, regista e sceneggiatore italiano, dedica parte della sua attività artistica alla realizzazione di documentari sulla realtà napoletana, spaziando dal mondo dei tifosi a quello del carcere.

Stasera verrà presentato a Napoli, all’interno della rassegna Astradoc, il suo documentario “Il gemello”, girato interamente all’interno del carcere circondariale di Secondigliano in poche settimane e con una troupe estremamente ridotta. L’opera è stata presentata alla 69 Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli Autori, riscuotendo ottimi consensi.
Il tentativo di Marra è di costruire, documentario dopo documentario, una sorta di mappatura di Napoli asciutta ed essenziale.
Nel tentativo di mostrare una realtà senza giudizi, il regista predilige spesso l’utilizzo di attori non professionisti; pensiamo al suo primo film di finzione “Tornando a casa”, vincitore del premio come miglior film alla Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia.

Restituire una realtà cruda, senza retorica, è la ricerca poetica del regista, che sta terminando le riprese di un nuovo film documentario che vedrà la luce nei prossimi mesi. Lo stile sarà simile a quello de "Il gemello", ma sul tema scelto il regista preferisce non dare alcuna anticipazione.