Il fumettista Sio denuncia: “Io censurato da Facebook, mentre Salvini può insultare”
Una delle strisce quotidiana di Sio, il fumettista della seguitissima pagina Scottecs sui social, da Fcebook a You Tube, è stata rimossa dal noto social network perché "non rispettava gli standard della community e incitava all'odio". Potenza di un algoritmo, che si trasforma in un atto di censura nei confronti di uno degli artisti più seguiti dai giovani (e non solo) sui social. Così, dopo la rimozione della striscia che voleva rappresentare il menefreghismo davanti a una vittima di un incidente stradale di colore, per denunciare il razzismo, il fumettista ha dovuto spiegare in un altro post:
Il fumetto di oggi che rappresentava:
– Un tizio A (bianco) che investe un tizio B (non bianco)
– Preoccupato, A controlla se B sia ancora vivo
– Controllatogli il portafoglio, scopre che B non è italiano
– A se ne va, sollevato e non preoccupandosi più di Bè stato cancellato da Facebook perché "non rispettava gli standard della community e incitava all'odio".
Facebook censura la vignetta pro migranti di Sio
A subire la censura, paradossalmente, proprio uno dei disegnatori più impegnati, che proprio qualche mese fa ha dato alle stampa il volume "Storiemigranti" proprio per sensibilizzare i più giovani attorno a un tema così complesso e difficile come le migrazioni. Non a caso, in una risposta ai tanti commenti piovuti dopo la censura, Sio ha scritto:
Ora. Il ministro dell'interno può postare insulti che hanno reali conseguenze ogni giorno e io non posso postare una striscia satirica CHE HA COME BERSAGLIO LE PERSONE CHE CREDONO CHE I "NON ITALIANI" NON ABBIANO DIRITTO ALLA VITA O ALLA DIGNITÀ*? Ok. Okay. Dopo riposto la striscia ma lo faccio diventare un robot, o gli scrivo che votava la Juventus, così va tutto bene.