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Il festival letterario di Polignano a Mare dona l’incasso ai bambini negli ospedali

Oltre settemila euro, frutto dei biglietti venduti per gli incontri letterari del festival “Il Libro Possibile” di Polignano a Mare, sono stati donati dall’organizzazione della rassegna pugliese alle Scuole in Ospedale che si occupano della scolarizzazione dei bambini e ragazzi, dai 3 ai 18 anni, ricoverati in ospedale per lunghe degenze.
A cura di Redazione Cultura
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Il festival "Il Libro Possibile" di Polignano a Mare devolve l'incasso alle Scuole in Ospedale di Bari. Oltre settemila euro, per la precisione 7,633 euro, saranno donati alle strutture pugliesi che si occupano della scolarizzazione dei bambini e ragazzi, dai tre ai diciotto anni, ricoverati in ospedale per lunghe degenze a Bari. L'edizione del festival, imperdibile appuntamento dell'estate letteraria italiana, è stata un'edizione speciale, considerata la pandemia da coronavirus, con ingresso su prenotazione nel rispetto delle regole sanitarie anti-Covid. Tanti gli ospiti, tra libri e spettacolo, che hanno animato i quattro giorni di incontri e dibattiti nel paese pugliese. Dall'8 all'11 luglio si sono alternati sul palco trecento relatori in centoventuno incontri e centosette libri presentati. Rosella Santoro, direttrice del Festival, ha dichiarato:

È stata un'edizione del Festival molto speciale, difficile ma fortemente voluta, e sono davvero felice del risultato. Ancora più oggi, a conclusione del Festival, posso dire di aver fatto la scelta giusta nel non cancellare questo appuntamento, perché la cultura è sempre una spinta vitale per costruire un futuro che speriamo e vogliamo migliore.

Mentre Maurizio Abet, direttore comunicazione e consumer marketing di Pirelli, che sostiene il festival permettendone la realizzabilità, ha aggiunto:

Soprattutto quest'anno è stato bello e importante essere a fianco del Festival. Questa edizione oltre a regalarci come sempre storie e pensieri su cui riflettere ha avuto il grande merito di accompagnarci fuori dalla bolla digitale nella quale il lockdown ci ha confinato per mesi.

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