“Il colore nel cubismo”: i direttori dei musei spagnoli raccontano Menchu Gal
Mercoledì 18 novembre Roma apre le porte alla Spagna e al Cubismo, con un evento interamente dedicato alla grande pittrice basca Menchu Gal. Dalle ore 18 l'Istituto Cervantes di Roma ospiterà la tavola rotonda dal titolo "Il colore nel Cubismo", che completa il percorso monografico iniziato con la mostra "Menchu Gal. Uno spirito libero": dal 22 ottobre fino al prossimo 21 novembre per la prima volta l'Italia scopre l'arte appassionata e piena di colore della pittrice, scomparsa nel 2008. L'evento, organizzato in collaborazione con il centro di documentazione Fundación Menchu Gal, non sarà solo unico perché approfondirà la vita e l'opera di un'artista fra le più significative dell'avanguardia del Novecento: sarà un'occasione unica di incontro e scambio di idee con due personalità di rilievo del panorama museale europeo. Alla tavola rotonda parteciperanno infatti Miguel Zugaza Miranda, direttore del Museo del Prado di Madrid, e Francisco Calvo Serraller, docente di Storia dell’Arte all’Università Complutense di Madrid ed ex direttore del Museo del Prado.
Due dei più apprezzati critici d'arte spagnoli per raccontare la Spagna e la sua arte, rappresentata per la prima volta in anteprima nazionale dai colori e dalle forme di Menchu Gal. Miguel Zugaza Miranda, storico dell'arte e museologo, è l'attuale direttore del Museo Nacional del Prado. A soli 30 anni è stato vice direttore della conservazione presso il Museo Reina Sofia, per poi passare alla direzione del Museo di Belle Arti di Bilbao, partecipando in prima persona all'ambizioso processo di modernizzazione e di espansione della struttura. Francisco Calvo Serraller, invece, è uno storico, saggista, critico d'arte e professore universitario spagnolo. Insegna Storia dell'Arte Contemporanea all'Università Complutense, è membro della Real Academia di Belle Arti di San Fernando ed è stato direttore del Museo Prado dal 1993 al 1994.
Menchu Gal, pittrice di origine basca, è cresciuta artisticamente fra Parigi e Madrid, e negli anni '40 del Novecento diviene un punto di riferimento per moltissimi artisti, ricevendo nel 1959 il Premio Nazionale di Pittura e diventando la prima donna spagnola a ricevere l'ambito riconoscimento. Allieva di Daniel Vazquez Diaz e Benjamin Palencia, Menchu Gal fece parte della cosiddetta "scuola di Madrid" che ha rappresentato per ben tre volte in Italia alla Biennale di Venezia (nel 1940, nel '50 e nel '56). Una pittura che ha usato il ritratto e le nature morte per dar forma alla sua fuga dall'oggettività del reale, in mostra a Roma fino al 21 novembre.
La mostra monografica raccoglie 46 opere dell'artista basca: durante la tavola rotonda presieduta da Zugaza Miranda e Calvo Serraller la carriera pittorica della Gal verrà ripercorsa a partire dalla sua prima fase espressionista fino ad arrivare ai dipinti del cosiddetto periodo buio, "etapa negra". L'incontro sarà moderato da José Juan González de Txabarri, segretario della Fundación Menchu Gal, e verrà introdotto dal direttore della sede romana del Cervantes, Sergi Rodríguez López-Ros. Un racconto a colori attraverso due delle voci più apprezzate nel panorama museale europeo.
