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Il caso della preside dimessasi per il David mostrato ai bambini non c’entra col politicamente corretto

Il caso della preside che si è dimessa per aver mostrato il David di Michelangelo a dei bambini non ha niente a che fare con le polemiche sul politicamente corretto.
A cura di Francesco Raiola
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Il David di Michelangelo (Franco Origlia/Getty Images)
Il David di Michelangelo (Franco Origlia/Getty Images)

Dagli Stati Uniti è arrivata la notizia di una dirigente scolastica, Hope Carrasquilla, che è stata costretta a dimettersi per aver mostrato agli alunni pre adolescenti di una scuola di arte (una charter school, ovvero un'istituzione che gode di finanziamenti sia privati che pubblici) il David di Michelangelo, uno dei capolavori dell'arte rinascimentale italiana e mondiale. La notizia, come spesso capita per casi del genere, è stata riportata non sempre correttamente in Italia, ideologizzata soprattutto da alcune testate che avrebbero incluso questo avvenimento nell'ampio spettro di quello che amano definire wokism (usato solitamente in senso dispregiativo verso coloro che fanno attenzione alle cause sociali) e nel contenitore ampio della cancel culture, che in Italia pare sia un problema esclusivamente dei progressisti americani.

Ma la questione ha ben poco a vedere con le istanze dei repubblicani che la cultura della cancellazione la applicano senza alcun tipo di problema in alcuni Stati, dove spesso mettono al bando i libri con tematiche LGBTQI+. Ma qual è stato il problema questa volta? Non tanto mostrare in una classe di bambini il David di Michelangelo, che dovrebbe essere alla base dell'insegnamento di una scuola che si occupa di Arte, quanto il fatto che pochi genitori si sono lamentati di non essere stati avvisati a inizio anno che sarebbe successo (sic). Solitamente, infatti, una circolare scolastica avvisava i genitori dei bambini che si sarebbero mostrate statue di nudi durante l'insegnamento, ma quest'anno non è successo e così il consiglio scolastico ha scelto di cacciare la dirigente scolastica. Anzi, per la precisione le ha proposto o le dimissioni volontarie o il licenziamento senza motivo e la donna ha scelto la prima opzione.

In realtà pare che questo del David pornografico sia stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non l'unico episodio. Lo ha detto il Preside del consiglio scolastico Barney Bishop III che a Slate ha spiegato che "non si trattava di quell'unica questione (…). Quando ho visto come stavano andando le cose, come venivano prese le decisioni, ho deciso che questa era la cosa migliore per la scuola (…). Non abbiamo nemmeno discusso di questo problema durante la riunione speciale del consiglio lunedì mattina (…). Quello era un problema, insieme a molti altri. Guarda, (lei) non era sorpresa. Sapeva qual era lo scopo del nostro incontro". Il Washington Post spiega che il Tallahassee Classical ha una partnership, è finanziato dall'Hillsdale College, l'istituzione cristiana conservatrice del Michigan, che, secondo il New York Times "ha raccolto fondi respingendo quelli che l'istituto descrive come accademici ‘sinistrorsi' che insegnano una visione ‘di parte e distorta' della storia degli Stati Uniti".

La scuola si trova nella Florida governata da Ron DeSantis una delle figure di spicco dei Repubblicani americani, al centro delle polemiche per alcune posizioni sull'insegnamento su razza, razzismo, genere e identità di genere, in particolar modo facendo attenzione a ciò che le biblioteche scolastiche possono o meno avere. Il Washington Post scrive: "DeSantis ha promulgato due leggi di alto profilo sull'istruzione: una che limitava l'educazione sull'identità di genere e l'orientamento sessuale alla quarta elementare e oltre e un'altra che proibiva certi modi di insegnare la razza. DeSantis e il suo dipartimento dell'Istruzione hanno anche rifiutato un corso di collocamento avanzato sulla storia dei neri, dichiarando che non aveva valore educativo e promuoveva visioni politiche e sociali di sinistra". Sempre al Post Bishop ha detto: "Mi congratulo con il governatore e sosteniamo il governatore nella sua agenda educativa in Florida. I diritti dei genitori sono supremi", alla faccia del wokism.

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