Il caso Cucchi a teatro: “La notte di Antigone” ispirato alla figura di Ilaria
![foto dallo spettacolo "La notte di Antigone"](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2019/11/Antigone-1_1980x1080px-1200x675.jpg)
Un fine settimana all'insegna del teatro con una rilettura di Antigone, ispirata alla figura di Ilaria Cucchi la sorella di Stefano Cucchi, morto dieci anno fa e per cui, nei giorni scorsi, è arrivata la storica sentenza che vede due componenti dell'Arma dei Carabinieri condannati a 12 anni per l'omicidio del giovane romano. "La notte di Antigone" andrà in scena venerdì 29 e sabato 30 novembre alle ore 21, chiuderà domenica 1 dicembre alle ore 18. La scena sarà quella di Campo Teatrale, a Milano.
La messa in scena, a cura della compagnia teatrale Eco di fondo, dà vita a tre anteprime meneghine in cui sarà chiesto agli spettatori un ruolo attivo: dopo ogni rappresentazione, infatti, si aprirà un dibattito con il pubblico, in cui sarà possibile esprimere le proprie opinioni e indicazioni sul lavoro presentato. L’obiettivo è raggiungere una forma di spettacolo perfezionata, grazie a un contributo drammaturgico collettivo.
Lo spettacolo è inserito nel progetto celebrativo del decennale della compagnia, “Ecompleanno!” e arricchito da eventi quali l’esposizione di alcuni ritratti scattati da Isabella Balena per la mostra “Effetti collaterali” e l’intervento di due esperte di diritto, dopo la replica del 1° dicembre: Valeria Verdolini (sociologa del diritto presso UniMi e attivista, presidente di Antigone Lombardia) e Valentina Calderone (presidente di A buon Diritto) per discutere di un caso che ha diviso l'opinione pubblica e che ha finalmente, solo di recente, trovato una soluzione giuridica. Dopo il film "Sulla mia pelle", dunque arriva un testo teatrale che ripercorre la vicenda di Stefano Cucchi e della sua famiglia.
Caso Cucchi: la sentenza di condanna a 12 anni
Lo scorso 14 novembre, infatti, è arrivata la sentenza per i carabinieri imputati nel processo bis per la morte di Stefano Cucchi: condannati a 12 anni per omicidio preterintenzionale i militari Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro e assolto Francesco Tedesco, che è stato però condannato a due anni e sei mesi per falso. Roberto Mandolini è stata condannato a 3 anni e otto mesi. Prosciolto Vincenzo Nicolardi.