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Il 15 ottobre 1581 andò in scena il “Ballet Comique de la Reine”

Sono passati 435 anni dalla prima rappresentazione del titolo pioniere del repertorio di balletto teatrale di Baltazarini da Belgioioso, in scena al Palais du Petit Bourbon de Louvre.
A cura di Massimiliano Craus
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Ballet Comique de la Reine
Ballet Comique de la Reine

Venne rappresentato il 15 ottobre 1581 a Parigi, nel Palazzo del Petit Bourbon (vicino al Louvre), alla corte di Enrico III e alla presenza di Caterina de' Medici, regina madre. Fu realizzato da Baldassarre Baltazarini da Belgioioso e danzato dalla stessa regina Luisa di Lorena-Vaudémont e dalle dame di corte. L'allestimento di questa sontuosa rappresentazione fu voluto dalla regina madre Caterina per i festeggiamenti delle nozze della sorella della regina Luisa, Margherita di Lorena-Vaudemont, con il duca di Joyeuse, uno dei favoriti del re Enrico III. Basterebbe questo per sintetizzare il ruolo "istituzionale" del primordiale balletto nella storia umana. Altro che storia della danza! Qui gli spettacoli danzati prendono definitivamente posto nella società che conta, a braccetto con le arti maggiori ed invitata a nozze nelle celebrazioni di eventi che l'hanno condotta fino ai giorni nostri nel novero degli appuntamenti imperdibili del tempo. Del resto nel Rinascimento italiano i maestri di danza assumevano ruoli sempre più significativi nei celebri palazzi, spesso a stretto contatto con le donne e gli uomini più importanti, riservandosi un peso specifico sempre maggiore nelle relazioni diplomatiche ed affaristiche. Il maestro di danza rinascimentale cominciava a scrivere trattati di danza e si insinuava nei meandri della società, trovando nel "Ballet Comique de la Reine" la definitiva consacrazione di quanto seminato nei decenni precedenti. A corte e nei palazzi più rappresentativi d'Europa si cominciava a ragionare coreuticamente allorquando se ne presentava la giusta occasione, investendo in soldoni e personalità capaci di mettere in scena uno spettacolo nello spettacolo della nobiltà e dell'aristocrazia. I contatti diplomatici crescevano a dismisura a quel tempo, e non da meno la danza occorreva a mostrare la potenza e le ricchezze dei celebranti, quasi in un duello tra i muscoli dei costumi, dei gioielli, dell'eleganza e della "coreografia" inscenata da tutti i protagonisti in bella mostra.

Il mito di Circe ha spianato la strada al repertorio del balletto teatrale

Ballet Comique de la Reine
Ballet Comique de la Reine

Il titolo originario di "Cyrcé et ses nymphes" ci anticipa il tema della maga mitologica greca Circe. Lo spettacolo era composto da recitazione, musica, canto e danza con l'incredibile durata di cinque ore e trenta minuti nell'ambientazione del boschetto di Pan ed il Palazzo di Circe stessa. A contorno compaiono sirene, tritoni e naiadi danzanti. La parte danzata prevedeva l'ouverture, le entrées ed il grand ballet che, per la prima volta, era rappresentato nel bel mezzo della sala accerchiata da un nutrito pubblico di galantuomini e dame. Questo ballet de cour in un prologo, due parti e grand ballet général è il primo balletto teatrale della storia, pur convivendo con numerosi e prolissi momenti di prosa, canti e versi. Il "Ballet Comique de la Reine" porta in grembo il termine di comique da intendersi, però, nell'accezione drammaturgica della commedia, soprattutto per l'avversione della regina Caterina de' Medici verso i drammi. Soprattutto la regina non amava inscenare drammi a corte quando se ne vivevano al tempo di reali e concreti in ogni dove. La scena centrale della rappresentazione coreografica, l'utilizzo di macchinari scenografici e lo sfavillante lusso dei costumi e degli accessori di Jacques de Patin hanno reso il "Ballet Comique de la Reine" uno dei titoli più costosi della storia del balletto, quasi a vessillo della ricchezza economica e della potenza politica dei committenti. Non c'è da meravigliarsi, dunque, di leggere tra gli interpreti di quella prima rappresentazione del 15 ottobre 1581 la regina Louise de Lorraine e la principessa di Lorena nelle vesti di due naiadi e dei vari membri della corte di Enrico III qua e là per il regale palcoscenico. I nomi altisonanti figuravano, per fortuna, anche al di là del palcoscenico con le coreografie di Baltazrini da Belgioioso, le musiche di Lambert de Beaulieu, Thibaut de Courville e Baltazarini stesso per un balletto mai più rappresentato ma che oggi ricordiamo con curiosità ed un pizzico d'invidia.

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