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I pittori del ’900 in un mazzo di carte da gioco: in mostra la collezione di Paola Masino

Le carte da gioco sono dipinti di grandi artisti del ‘900. Si tratta della collezione privata della scrittrice Paola Masino, in mostra a Roma a Palazzo Braschi.
A cura di Silvia Buffo
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Dalla collezione di Paola Masino, carta di Massimo Campigli
Dalla collezione di Paola Masino, carta di Massimo Campigli

La collezione privata della scrittrice Paola Masino va in mostra a Palazzo Braschi di Roma. L'arte del ‘900 in un mazzo di carte da gioco, custodito in una scatola di sigarette Muratti: 352 carte dipinte da grandi artisti come da Pablo Picasso a Jean Cocteau, da Guttuso a Carlo Carrà. A cura di Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini l'esposizione dal titolo “I pittori del ‘900 e le carte da gioco”, sarà aperta al pubblico fino al 30 aprile. Una collezione unica al mondo, un'idea estrosa e semplice al tempo stesso, generata in una Roma crocevia di intellettuali, artisti, progetti.

La scrittrice che giocava a carte con Pirandello e Bontempelli

L'habitat naturale per Paola Masino,  scrittrice anticonformista, intellettuale coltissima, compagna di Massimo Bontempelli, conobbe e frequentò assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Amante del gioco delle carte, si dilettò non solo a giocare a poker, a pinnacolo con Bontempelli e a scopone con Pirandello ma anche a collezionare mazzi di carte da gioco. Da queste “passioni” nacque  quindi  l’idea di chiedere ai tanti amici artisti di creare delle carte dipinte.

In mostra anche i ritratti di Paola Masino

Jean Fautrier, "Sei di cuori"
Jean Fautrier, "Sei di cuori"

In mostra oltre a questa incredibile collezione anche i ritratti di Paola Masino, opera dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, De Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Anche qui per la prima volta, in occasione di questa mostra, tutti insieme i ritratti varcano la soglia della sua casa, abbandonando la dimensione privata in cui lei li teneva. Ed emerge dal segreto del suo archivio personale, dove è stato ritrovato solo dopo la sua scomparsa, il ritratto di Alexander Calder, un disegno eseguito dal pittore e scultore americano a Roma, nel 1968,  così come il ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio.

Foto d'epoca, lettere, manoscritti e opere inedite di Paola Masino

L’originalità della collezione corrisponde perfettamente alla figura di chi l’ha inventata e portata a realizzazione attraverso quattro decenni, dal 1950 agli anni Ottanta, completando, con tenacia e meticolosa pazienza, un intero mazzo di carte da gioco francesi, napoletane e di tarocchi, oltre a un gruppo di carte fuori misura, che sono adesso in mostra, per un totale di 200 opere, a Palazzo Braschi. Inoltre, grazie al contributo dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, saranno esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti di Paola Masino.

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