I libri di Vincenzo Malinconico – Avvocato d’insuccesso, le storie che hanno ispirato la fiction Rai
Dopo mesi di immagini, il prossimo 20 ottobre andrà in onda la prima puntata della serie su Rai1 con Massimiliano Gallo come protagonista: si tratta di "Vincenzo Malinconico – Avvocato d'insuccesso". Le storie dell'avvocato napoletano sono state ispirate dalla saga di Diego De Silva, l'autore di "Non avevo capito niente", "Mia suocera beve", "Sono contrario alle emozioni", "Divorziare con stile" e "I valori che contano (avrei preferito non scoprirli)". Oltre 13 anni di distanza dal primo all'ultimo romanzo: infatti, "Non avevo capito niente" è stato pubblicato nel 2007 mentre l'ultima opera nel 2020. I romanzi raccontano le avventure dell'avvocato Vincenzo Malinconico, un avvocato semi-disoccupato, marito semi-divorziato, ma soprattutto un grandioso, irresistibile filosofo naturale: un personaggio che verrà interpretato dall'attore Massimiliano Gallo.
Non avevo capito niente
Nel 2007 nasce il personaggio di Diego De Silva Vincenzo Malinconico. Nel primo romanzo viene presentato l'avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate, insieme ad altri finti occupati come lui, in uno studio arredato con mobili Ikea. L'uomo, appena lasciato dalla moglie, con cui cerca di mantenere un legame attraverso anche i figli adolescenti, dovrà seguire il caso di un becchino di camorra detto "Mimmo ‘o burzone", di cui diventerà l'avvocato d'ufficio. Nel frattempo compare nella sua vita Alessandra, il magistrato affascinante che si innamora di lui: in tutto questo un'atmosfera filosofica che accompagna tutte le sfumature della sua vita.
Mia suocera beve
Nel secondo capitolo, c'è un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. Ad averlo studiato ed eseguito è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di videosorveglianza. Il sequestrato è un boss della camorra che l'ingegnere considera responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. L'equilibrio tra il comico e il tragico del processo reality che avviene con l'arrivo della televisione sul posto sarà il perno centrale della storia, in cui l'avvocato Malinconico dovrà mettere le sue mani, come difensore d'ufficio dell'ingegnere. Una storia nella storia già irrisoluta dell'avvocato, tra ciò che avviene nel supermercato e quello che il mondo sta vivendo nel piccolo schermo.
Sono contrario alle emozioni
Un anno dopo viene pubblicato "Sono contrario alle emozioni": il libro ci restituisce un Vincenzo Malinconico ancora più vago, nella sua forma più introspettiva. Anche perché nel libro, l'avvocato, affronta la psicoterapia, cercando di risolvere un problema a cui non riesce e vuole trovare una definizione: la sua psicoterapeuta si trova davanti un pessimo paziente: bugiardo, logorroico, reticente, provocatore sino allo sfinimento. Il segreto di Malinconico e della scrittura di De Silva diventa la conoscenza del personaggio attraverso le sue riflessioni su questioni esterne, su tesi e aforismi quasi irreali, ma che descrivono la profonda paura dell'avvocato di porsi, da solo, davanti a uno specchio.
Divorziare con stile
Con la stessa proverbiale capacità di auto-distruzione emotiva, mascherata dal senso comico delle sue riflessioni, sei anni dopo Vincenzo Malinconico ritorna in una nuova storia in "Divorziare con stile". In questo romanzo, l'avvocato sarà alle prese con una causa di separazione del celebre collega Ugo Maria Starace Tarallo, che accusa la moglie Veronica Starace Tarallo di averlo tradito virtualmente attraverso messaggini. Lo stato del divorzio nella vita di Malinconico diventa ancora più grottesco, quando a una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, la serata si trasformerà in uno psicodramma collettivo. Tra il senso delle separazioni delle persone, viene affrontato anche il processo della scoperta continua nella vita del personaggio.
I valori che contano (avrei preferito non scoprirli)
A tre anni dal suo ultimo romanzo Vincenzo Malinconico si ritrova in una nuova avventura, quando gli capita per caso, svestita davanti all'uscio di casa una ragazza in fuga: cerca un nascondiglio per non essere beccata dai carabinieri. C’è stata una retata nel bordello che si trova al quarto piano della palazzina in cui vive Malinconico e lui la lascia entrare. Il peggio inizia quando il carabiniere gli va a chiedere informazioni e lui con mezze frasi e tante battute riesce a scamparla mentre la ragazza è in casa sua. Quando però scopre che la giovane che ha aiutato è la figlia del sindaco, le cose si complicano per davvero. Poi la scoperta della malattia, che lo costringe a guardare in faccia la realtà, che lo spaventa e lo sprona. Un viaggio nell'animo, più acuto e attento agli altri, di Vincenzo Malinconico.