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I figli del dopo: chi sono i figli e nipoti della Shoah che tramanderanno la memoria

Con la scomparsa dei testimoni diretti della Shoah, tocca ai figli e nipoti delle persone sopravvissute all’inferno dei campi di concentramento e sterminio nazista tramandare la memoria di ciò che è stato. La difficile eredità che ricade sui figli e nipoti al centro di una tavola rotonda nella Capitale.
A cura di Redazione Cultura
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Si chiamano "i figli del dopo", sono loro oggi ad essere i principali custodi della memoria. E col tempo lo saranno sempre di più. Stiamo parlando dei figli delle vittime della Shoah, dei sopravvissuti ai campi di concentramento e sterminio che hanno visto l'inferno e che oggi, a 75 anni di distanza e oltre, stanno naturalmente sparendo. Come sempre la domanda è: quando i testimoni dell'orrore nazista non ci saranno più, che tramanderà la memoria.

Il problema della memoria: i figli e i nipoti della Shoah

Ci saranno loro, i figli del dopo. Tema sensibile, difficile, complesso. Motivo per cui, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, il Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane organizzano la Tavola Rotonda “I figli del ‘dopo’”. L'appuntamento è per giovedì 30 gennaio, alle ore 10, a Roma, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I figli del dopo, la tavola Rotonda

La tavola rotonda “I figli del ‘dopo’ si propone di riflettere sulla difficile eredità che ricade sui figli e i nipoti di chi ha vissuto la Shoah, e sulla loro necessità di dover fare i conti con un trauma che, sebbene non subìto direttamente, li riguarda profondamente, e riguarda al contempo tutta la società.
Di fronte alla scomparsa, giorno dopo giorno, dei testimoni diretti, i “figli e nipoti della Shoah” divengono i depositari della Memoria di famiglia. E del delicato passaggio dal ricordo intimo e privato a un “fare Memoria” responsabile e collettivo.

Apriranno l’incontro, con un saluto, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Interverranno: lo psicoanalista e direttore del Master in Didattica della Shoah dell’Università Roma Tre David Meghnagi, lo scrittore Wlodek Goldkorn, lo scrittore Marcello Kalowski, la studiosa di filosofia Raffaella Di Castro, l’editore Shulim Vogelmann. Introdurrà e modererà l’incontro il giornalista Roberto Olla.

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