I Bronzi di Riace al buio per qualche ora: la magia della luce naturale sui due capolavori
La campagna "M'illumino di meno", promossa dal programma Caterpillar di Rai Radio 2, volta a promuovere i temi del risparmio energetico e che oggi coinvolgerà musei e siti statali in tutta Italia, arriva fino a Reggio Calabria. Per la precisione, nella sala del Museo Archeologico Nazionale, dove sono conservati i famosi Bronzi di Riace, capolavori della Magna Grecia e simbolo della cultura e dell'arte del nostro Paese. Dalle ore 14 alle 20, infatti, saranno spente le luci nella Sala Bronzi, lasciando solo la luce naturale e un gruppo di piccoli fari a illuminare le statue dei due guerrieri, offrendo ai turisti di passaggio un effetto di luce reale di grande suggestione e fascino. L'ecosostenibilità al fianco dei beni culturali, dunque, e alla loro valorizzazione.
Il 24 febbraio è la festa del risparmio energetico
Il direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria ha dichiarato, aderendo all'iniziativa promossa da Caterpillar su Rai Radio2:
Non potevamo non aderire alla Festa del Risparmio Energetico che si celebra proprio il 24 febbraio L’azione di sensibilizzazione culturale del Museo di Reggio Calabria si muove a 360 gradi, toccando anche aspetti della vita di ogni giorno, quale quello, appunto, del minor consumo di materie prime. D’altra parte tutto il mondo antico, fin dalla Preistoria ha sempre profuso grande rispetto e amore per la natura. Di tutto questo continuiamo ad avere oggi una forte testimonianza nei reperti archeologici, nelle leggende, nei miti ispirati alla madre terra. La loro rilettura potrebbe aiutarci, certamente, a tutelare il nostro pianeta e la nostra vita su di esso.
I Bronzi di Riace, capolavori della Magna Grecia
I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo di provenienza greca o magnogreca, databili al V secolo a.C. rinvenute nel 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria. Considerati tra le sculture più significative dell'arte greca, le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma dopo decenni il mistero resta, non esistendo difatti spiegazioni che permettano di chiarirne l'origine e l'attribuzione ad autori certi. Un mistero della storia dell'arte costretto a durare nel tempo.