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I 5 libri più influenti di tutti i tempi

In realtà la lista sarebbe molto più lunga, stando al critico letterario Martin Seymour-Smith: alla fine degli anni Novanta infatti, Smith ha stilato la lista delle 100 opere più influenti della storia, dal mondo antico a quello contemporaneo, e da Oriente a Occidente. Ecco le 5 più significative, per comprendere come, e attraverso quali mezzi, il nostro pensiero è cambiato nei secoli.
A cura di Federica D'Alfonso
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il sistema copernicano dell'Universo, Andrea Cellario (Amsterdam, 1708).
il sistema copernicano dell'Universo, Andrea Cellario (Amsterdam, 1708).

Quali sono i 100 libri più influenti mai scritti? Può sembrare un'impresa impossibile, ma Martin Seymour-Smith, critico letterario e scrittore britannico, con il suo saggio enciclopedico "I 100 libri più influenti mai scritti: Storia del pensiero dall'antichità a oggi", pubblicato nel 1998, è riuscito a stilare un catalogo, peraltro accuratissimo, delle 100 opere più importanti della storia della letteratura mondiale. Nella sua classifica Smith ha inserito le opere hanno radicalmente modificato il corso di intere civiltà, fondato religioni, indicato la strada al processo scientifico, influenzato il pensiero dell'uomo e dell'umanità. Una classifica cronologica, che cita ovviamente la Torah, il Nuovo Testamento e l'Upanishad, oltre che l'Iliade, l'Odissea e la Divina Commedia: ecco cinque dei 100 libri più influenti mai scritti.

1. Il Libro dei Mutamenti

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Conosciuto anche come "I Ching", è il primo dei testi classici cinesi, scritto ancor prima della nascita dell'Impero. Era considerato da Confucio un libro di saggezza assoluta, e veniva utilizzato dagli studiosi per approfondire aspetti matematici, fisici e filosofici e dal popolo a scopo divinatorio. L'I Ching arrivò anche in Europa: venne citato da Gottfried Wilhelm von Leibniz nella sua pubblicazione del 1697 "UItime notizie dalla cina", il quale vide nel simbolismo della scrittura cinese un perfetto esempio di numerazione binaria. Un testo quindi importantissimo anche per la cultura occidentale, tanto da vedere una traduzione integrale in tedesco negli anni Venti del Novecento, con un'introduzione di Carl Gustav Jung.

2. Il Principe

ritratto di Niccolò Machiavelli
ritratto di Niccolò Machiavelli

L'importante trattato scritto da Niccolò Machiavelli nel 1513 è stato uno dei primi esempi di opera politica della modernità: nel testo il Segretario fiorentino espone quali siano le caratteristiche dei principati e quali i metodi per mantenerli e conquistarli. Metodi nuovi, motivati da un nuovo sguardo sul mondo, non sempre però ritenuti ortodossi e "sani": l'opera è senz'altro la più nota e celebrata, e ha contribuito, con la sua complessità, a far nascere attorno alla figura di Machiavelli e della sua politica dei veri e propri stereotipi. "Machiavellico", entrato ormai nella lingua comune, è quel comportamento cinico e spregiudicato, a volte violento e ingannatore, che ha come fine quello di raggiungere la conservazione del proprio status di supremazia.

3. Sulle rivoluzioni dei corpi celesti

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Il celebre trattato astronomico di Niccolò Copernico venne pubblicato per la prima volta a Norimberga il 24 maggio 1543, giorno stesso in cui l'autore morì. Si tratta del testo in cui Copernico espone la sua ben nota teoria eliocentrica: una teoria che ha cambiato il corso della storia della scienza, ma che all'epoca venne grandemente osteggiata sia dalla comunità scientifica che teologica. Nel 1999 l'UNESCO ha anche inserito il "De revolutionibus orbium coelestium" nell'Elenco delle Memorie del mondo.

4. Don Chisciotte

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La storia di Alonso Quijano, follemente appassionato di romanzi cavallereschi: le sue letture avventurose lo condizioneranno a tal punto da trascinarlo in un mondo fantastico convincendolo di essere diventato un cavaliere errante, chiamato a difendere i più deboli e riparare i torti, insieme al fedele scudiero (che in realtà non è altro che un contadino) Sancio Panza. Lo scopo del romanzo, per ammissione dello stesso Cervantes, era quello di ridicolizzare i libri di cavalleria e di satireggiare il mondo medievale: ma la storia di Don Chisciotte è diventata molto di più. Ha avuto una straordinaria influenza sulla letteratura successiva, e i critici letterari lo hanno riconosciuto come il romanzo che ha inventato l'umorismo. Ha avuto una straordinaria influenza su scrittori e filosofi, da Foucault a Pirandello a Milan Kundera: perché Don Chisciotte non è altro che una metafora umana profondamente significativa.

5. Guerra e Pace

Ritirata francese nel 1812
Ritirata francese nel 1812

Il monumentale romanzo di Lev Tolstoj è paragonabile alle grandi creazioni omeriche: un racconto prima di tutto storico, in quanto restituisce un ritratto della Russia napoleonica fino ad allora sconosciuta, e poi intensamente filosofico, pieno di riflessioni sull'uomo: indimenticabile è il ritratto di Napoleone che l'autore ricostruisce nelle sue pagine. Dal punto di vista letterario "Guerra e pace" ha costituito una vera e propria rivoluzione nel mondo russo, proponendo un tipo di narrativa del tutto nuova, giocata fra il racconto immaginato e la storicità nuda e cruda degl eventi, mai sperimentati prima della sua pubblicazione, avvenuta nel 1865.

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