I 5 autoritratti allo specchio più belli della storia dell’arte
Simbolo di vanità, strumento di illusione, congegno di visioni simultanee, lo specchio da sempre è stato usato dagli artisti per le sue infinite sfaccettature simboliche e tecniche.
Nel corso dei secoli tanti autori si sono cimentati con la tematica della superficie riflettente sfruttandone le sorprendenti possibilità sul piano ottico e sul piano tematico e finendo per creare alcune opere diventate capolavori della storia dell’arte. Che l’artista, nel realizzare un autoritratto, si guardasse allo specchio è cosa quasi ovvia. Più speciali sono però quegli autoritratti dove l’autore rende chiara l’idea che la sua figura è un’immagine riflessa: lo specchio e tutti gli effetti che esso produce diventano protagonisti dell’opera insieme all’autore e trasformano un autoritratto tradizionale in un’immagine unica.
In 5 famosi esempi tra dipinti, incisioni e installazioni, una piccola selezione di opere dal ‘500 al ‘900 mostra alcuni degli autoritratti allo specchio più speciali della storia dell’arte.
1. Parmigianino, Autoritratto entro uno specchio convesso, 1524 circa
Il pittore manierista è tra i primi a proporre il proprio ritratto riflesso su una superficie convessa, sperimentando con questo dipinto ad olio su tavola gli effetti leggermente distorsivi e bizzarri dello specchio.
2. Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935
Ispirandosi, tra gli altri, al Parmigianino, Escher realizza il suo celeberrimo autoritratto in una sfera specchiante: l’immagine della litografia comprende anche la mano che regge la sfera all’interno della quale, oltre all'artista stesso, si vede per intero, come in una visione potenziata, la stanza che accoglie l’artista.
3. Jan Van Eyck, Ritratto dei coniugi Arnolfini, 1434
Un autoritratto da svelare quello del pittore fiammingo che in quest’opera si nasconde tra i personaggi in posa per la scena che lui stesso sta dipingendo: nello specchio sulla parete di fondo si intravedono, tra i coniugi di spalle, altre due figure una delle quali è probabilmente proprio l’artista al lavoro.
4. Norman Rockwell, Triplo autoritratto, 1960
L’artista al lavoro, che si specchia e si ritrae: l’opera del pittore americano è ironica e piena di rimandi giocosi tra l’immagine dipinta, l’immagine riflessa allo specchio e l’immagine “reale” che dà le spalle all’osservatore.
5. Michelangelo Pistoletto, Autoritratto, 1962-88
L’artista che ha fatto dello specchio un elemento ricorrente e distintivo della propria produzione artistica non poteva non finire a sua volta tra i protagonisti delle sue opere riflettenti, così su uno dei suoi grandi specchi applica il proprio autoritratto a figura intera.