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Capitale della Cultura 2024, guida completa alle 23 città candidate

23 città hanno presentato ufficialmente la propria candidatura per diventare capitale italiana della Cultura 2024. La capitale italiana della Cultura è una città che, ogni anno, viene designata dal Ministero dei beni e delle attività culturali: viene scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero.
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Aliano, una delle 23 città candidate a diventare Capitale italiana della Cultura 2024
Aliano, una delle 23 città candidate a diventare Capitale italiana della Cultura 2024

23 città hanno presentato ufficialmente la propria candidatura per diventare capitale italiana della Cultura 2024. La capitale italiana della Cultura è una città che, ogni anno, viene designata dal Ministero dei beni e delle attività culturali: viene scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, dopo aver valutato i piani presentati da ogni amministrazione interessata a ottenere il riconoscimento, consente alla città vincitrice del bando di  mettere in mostra la sua vita e il suo patrimonio culturale per un intero anno. Delle 23 città che hanno sottoposto al vaglio del ministero il documento di candidatura – na specie di "business plan" della cultura, comprensivo di titolo, progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economica e finanziaria e obiettivi da perseguire – soltanto 10 saranno inserite nella short list, che sarà presentata il 1 marzo del 2022. Conosciamo meglio le 23 città che si sono candidate per diventare capitale della cultura.

Ala 

Ala è un comune della provincia di Trento con una popolazione di circa 9mila abitanti. Fino alla Prima Guerra Mondiale, fu considerata una zona strategica: la cittadina rappresentava, infatti, un'importante stazione di confine tra l'Italia e l'Impero austro-ungarico. L'importanza della sua posizione geografica è cosa nota da tempi non sospetti: il borgo è sicuramente antico e di origine romana, infatti si ha notizia che, in epoca imperiale, godeva già di una discreta fama come crocevia di commerci – fungeva anche da stazione di sosta per il cambio dei cavalli. Tra le architettura civili spiccano i Palazzi de' Pizzini che ospitarono, tra gli altri, lo Zar Nicola I di Russia, Heinrich Heine, Mozart, Napoleone Bonaparte e Eugenio Prati. Al suo interno ha sede il Museo del pianoforte antico, legato soprattutto alla figura celebre compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, che scrisse numerose composizioni dall'interno di questa struttura.

Aliano

Aliano, in provincia di Matera, è il più piccolo tra i comuni in lizza per ottenere lo status di capitale italiana della cultura: conta 909 abitanti. È conosciuto soprattutto per essere il luogo d'ambientazione del romanzo "Cristo si è fermato a Eboli" (nel quale il paese è chiamato Gagliano, a imitazione della pronuncia locale) dello scrittore Carlo Levi, che vi trascorse parte del suo periodo di confino e che vi si fece seppellire. Ospita anche il Museo storico Carlo Levi, in cui sono conservate antiche fotografie e vecchi dipinti dell'artista relativi al periodo di confino, che insieme alla casa, recentemente restaurata, dove Carlo Levi visse durante quel periodo, ripercorrono tutte le vicende legate alla permanenza dello scrittore nel territorio.

Ascoli Piceno

Prima provincia nell'elenco delle candidate, la stupenda cittadina marchigiana rientra tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale, circostanza che le valse il conferimento della Medaglia d'oro al valor militare il 12 aprile 2001. Ascoli è una delle città monumentali d'Italia: il suo centro storico è costruito interamente in travertino, che rappresenta l'elemento unificatore di edifici e costruzioni che coprono un arco di tempo di circa 2500 anni. Tra i monumenti e i luoghi d'interesse spiccano il ponte Romano di Solestà, uno dei pochi in Italia, visitabili anche al suo interno, il forte Malatesta, la fortezza Pia, le rovine del teatro romano, le grotte dell'Annunziata e il palazzetto Longobardo con la torre degli Ercolani, una delle pochi superstiti tra le circa duecento di cui si fa menzione nelle cronache medievali (la sua presenza ha fatto guadagnare ad Ascoli il soprannome di "Città delle cento torri").

Asolo

Soprannominata "La città dei cento orizzonti", Asolo, in provincia di Treviso, fa parte del ristrettissimo "Club dei borghi più belli d'Italia". Il Duomo di Asolo fu eretto su preesistenze romane (terme) e rifinito dall'architetto Giorgio Massari nel 1747. All'interno si può ammirare l'Assunta di Lorenzo Lotto e una copia ottocentesca dell'Assunta di Tiziano Vecellio.

Burgio

Burgio è un incantevole borgo della provincia di Agrigento, in Sicilia. Il suo nome deriva dall'arabo "burg", che significa torre o casa di pietra, e dal greco πύργος, pyrgos, ossia torre. La cittadina è dominata dall'alto dal castello baronale di Burgio (Castrum Burgii), ubicato nel quartiere Santa Lucia (piazza Castello), che è stato restaurato nel 1981. Nonostante le piccole dimensioni, Burgio ospita istituzioni culturali di estremo interesse, come il Museo della ceramica Muceb, il Museo delle mummie e il Museo del Venerabile Frà Andrea da Burgio.

Capistrano

C'è anche una quota calabrese nella lista delle città candidate, ed è il comune di Capistrano, in provincia di Vibo Valentia. Nella chiesa madre del paese, di stile tardo barocco, è possibile ammirare alcune sculture lignee policrome risalenti al Settecento e Ottocento, il pregevole cenotafio ed il sepolcro del 1770 (in marmo bianco di Carrara) del nobile Pietro Bongiorno e, soprattutto, il dipinto "Il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano", attribuito fin dal 1966 al pittore francese Pierre-Auguste Renoir, che si recò a Capistrano nel dicembre del 1881, su invito del parroco don Giacomo Rizzuti.

Chioggia

La leggenda delle origini di Chioggia, in provincia di Venezia, è legata indissolubilmente alla figura mitologica di Enea, l'eroe troiano che si sottrasse alla distruzione della sua città e navigò per il Mediterraneo per poi stanziarsi nel Latium. Con Enea partirono anche Antenore, Aquilio e Clodio che, a metà del viaggio, si separarono dal loro concittadino per dirigersi verso la laguna veneta fondando rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia. A prova di questa mitica fondazione vi è il simbolo della città, un leone rampante rosso su argento, scelto da Clodio stesso in ricordo della sua città natale, ed il nome della città stessa. Il commediografo Carlo Goldoni – che abitò per alcuni anni a Palazzo Poli – ha ambientato in a Chioggia una delle sue rappresentazioni più celebri, Le baruffe chiozzotte, rappresentata per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel 1762.

Conversano

La fondazione di Conversano, parte dell'area della città metropolitana di Bari, risale all'età del ferro, quando le popolazioni indigene, iapige o peucete, fondarono su una collina più elevata rispetto al territorio circostante una città chiamata Norba, circondandola di possenti mura in pietra (il toponimo, non unico in Italia, infatti significherebbe "città  fortificata"). Ospita un imponente castello costruito in epoca normanna ed è stato la residenza dei conti per interi secoli. Nel castello di Conversano è possibile visitare la pinacoteca comunale dove sono esposte le 10 tele del pittore napoletano Finoglia raffiguranti la “Gerusalemme Liberata”, poema del Torquato Tasso.

Diamante

Tornando in Calabria, anche Diamante, splendida cittadina della provincia di Cosenza che D'Annunzio definiva "La perla del Tirreno", fa parte della rosa delle candidate. Dal 1981 è conosciuta come "La città dei murales": deve questa fama a un'iniziativa promossa dal pittore Nani Razetti, 85 artisti provenienti da varie parti del mondo furono ospitati a Diamante per dipingere i muri dei vicoli. Nel 2021 Diamante ha celebrato il quarantennale della prima con l’iniziativa Murales40, che ha visto la realizzazione di nuove opere come quella di Jorit su una delle pareti del palazzo di città, e con il restauro di alcuni importanti dei murales del 1981, come quelli di Eva Krump e Ibrahim Kodra.

Gioia dei Marsi

Gioia dei Marsi, in provincia dell'Aquila, ospita diversi siti di interesse archeologico ed è dominata dalla chiesa dedicata a san Vincenzo Martire, che risale al 1749. Gravemente danneggiata dal terremoto del 1915, l'edificio venne abbattuto a seguito dei bombardamenti anglo-americani che lo danneggiarono ulteriormente e in modo irrecuperabile durante la Seconda guerra mondiale.

Grosseto

Anche Grosseto punta in altissimo: colpevolmente sottostimata, la città toscana è la casa di siti archeologici di interesse nazionale – come il Parco di Roselle -, architettura civile  (basti pensare al Palazzo Aldobrandeschi) e militare (a partire dalle mura cittadine) di altissimo pregio e istituzioni culturali importantissime, come il Museo archeologico e d'arte della Maremma. Alla candidatura di Grosseto si aggiunge anche quella dell' Unione Comuni Montani Amiata Grossetana.

La Maddalena

La Maddalena, in provincia di Sassari, fa parte dell'omologo arcipelago, conosciuto anche per essere stato l'ultima dimora di Giuseppe Garibaldi che costruì, a Caprera, la famosa "Casa bianca", oggi casa Museo aperta al pubblico. Nel sito è possibile visitare la tomba dove riposa il Generale, figura simbolo del Risorgimento Italiano.

Mesagne

Mesagne, in provincia di Brindisi, è una delle perle del Salento. È fra le città salentine in cui si riscontrano i maggiori lasciti del barocco pugliese, insieme alla "Città bianca", Ostuni, con numerosi esempi su edifici privati e religiosi. Il perimetro del centro storico ha curiosamente la forma di un cuore.

Pesaro

Pesaro non avrebbe bisogno di presentazioni, essendo la location di eventi clou del panorama culturale italiano, come il Rossini Opera Festival e la Mostra internazionale del Nuovo Cinema. Nel 2017 ha ottenuto dall'UNESCO il riconoscimento di Città Creativa per la musica, avendo avuto come motivazione della candidatura proprio l'impegno nella "diffusione, promozione e rivisitazione della musica rossiniana". Notevole anche la mole di musei ospitati dalla cittadina marchigiana: i musei civici, situati in piazzale Toschi-Mosca, comprendono la Pinacoteca e il Museo delle ceramiche. Nel cortile d'ingresso si trova la Medusa, opera tardo-liberty del ceramista Ferruccio Mengaroni. La Pinacoteca, inoltre, conserva la Testa del Battista e la Pala di Pesaro, di Giovanni Bellini.

Pordenone

Principale città del Friuli occidentale, Pordenone è anche un importantissimo polo culturale. Il celebre Duomo, costruito tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, il presenta una facciata neoclassica incompiuta sulla quale spicca il portale in stile rinascimentale di Antonio Pilacorte. Il Duomo si trova accanto al Palazzo Municipale, altro punto di interesse di Pordenone, ed è dedicato a San Marco. Al suo interno sono conservate opere d'arte importantissime,  tra le quali le note pale del Pordenone, al secolo Giovanni Antono De’ Sacchis, dedicate alla “Madonna della Misericordia”. Il campanile è alto 72 metri ed è considerato uno dei più belli d’Italia.

Saluzzo con le Terre del Monviso

Saluzzo è la prima città alpina a candidarsi come capitale della cultura: capitale dell'omonimo marchesato per più di quattro secoli, è uno dei borghi piemontesi più affascinanti e meglio conservati in assoluto. La cattedrale di Saluzzo, altresì nota come Duomo, dedicato a Maria Vergine Assunta, si distingue per le sue forme tardo-gotiche; costruito fuori dalle mura appena oltre Porta Santa Maria tra il 1491 ed il 1501, fu sede vescovile a partire dal 1511.

Sestri Levante con il Tigullio

Nota come "La città dei due Mari", dato che il suo centro storico si affaccia sulle due baie "delle Favole" e "del Silenzio", Sestri Levante sorge sulla piana alluvionale del torrente Gromolo e fa parte della zona geografica denominata "Tigullio". Tra le architetture religiose di maggiore interesse meritano menzione la Basilica di Santa Maria di Nazareth, la Chiesa parrocchiale di Santo Stefano del Ponte e la Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio.

Siracusa

Una delle città più importanti della Magna Grecia, sede di uno dei parchi archeologici più attrattivi d'Italia, che ospita tra le altre cose l'Orecchio di Dionisio. Dominata dalla stupenda isola di Ortigia, organizza annualmente una stagione teatrale di caratura internazionale all'interno della suggestiva location del Teatro Greco, ostruito nella sua prima fase nel V secolo a.C. e situato all'interno del Parco archeologico della Neapolis.

Unione Comuni Paestum-Alto Cilento

"Forte delle eccellenze che sono ospitate dai propri territori, l’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento vuole affermare un concetto di cultura che sia capace di promuovere e valorizzare in chiave sistemica il patrimonio materiale e immateriale del territorio". È questa la convinzione che ha animato la candidatura di Paestum, una delle zone archeologiche più importanti del paese. Oggi Patrimonio dell'Unesco, l'antica Poseidonia era una città fondata nel VII sec. a.C. da coloni greci provenienti da Sibari ed è molto probabile che ci fosse già un insediamento umano al momento dell'arrivo dei Sibariti.

Viareggio

Sede del celebre carnevale e di diversi, prestigiosi, premi culturali (come ad esempio il premio letterario Répaci), Viareggio ha perso una porzione importante dei suoi beni storici e artistici durante la Seconda guerra mondiale, a seguito dei pesanti bombardamenti che la colpirono. Nonostante questo in città si possono trovare architetture di estremo interesse, tra cui quelle liberty, decò ed eclettiche che caratterizzano molti edifici. La zona più monumentale e di maggior pregio artistico della città la Passeggiata e i Viali a mare.

Vicenza

Assieme ad Arezzo, una delle "città dell'oro" italiane. Vicenza è una delle mete più visitate nella galassia del turismo culturale nostrano per via del suo ricchissimo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio.

Vinci

Chiude la lista Vinci, città natale di Leonardo e sede della Biblioteca Leonardiana, del centro internazionale di studi leonardiani e del Museo leonardiano di Vinci, ampia e prestigiosa collezione di modelli di invenzioni realizzati da Leonardo Da Vinci, una delle istituzioni culturali più importanti e frequentate della Toscana.

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