Guè contro Elio: “Deve stare zitto, siamo l’unico paese in cui la gente non sa niente di rap”

Tra gli argomenti più inflazionati dei primi 6 mesi del 2025 nell'industria musicale italiana, non può che apparire l'utilizzo dell'autotune. Il dibattito sul programma di pitch correction, un'esperienza ripetitiva e ciclica negli anni, che muove solo i protagonisti ma non la comprensione e i motivi del suo utilizzo, ha avuto quest'anno nei panni del fante Elio di Elio E Le Storie Tese, aka Stefano Belisari. Il suo commento, arrivato in un'intervista al quotidiano Il Giorno, aveva sottolineato l'umiliazione massima nella visione della vittoria di Olly al Festival di Sanremo 2025, ma soprattutto aveva derubricato la musica rap a un mero "assemblaggio": "Non per fare ancora il nonno, ma quella non è musica. Piuttosto un assemblaggio, nel 90% dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare. Questo è lo stato dell’arte. Ora mi lascio andare completamente e dico che la mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune. Ma di cosa stiamo parlando?".
La risposta di Guè alle accuse sulla musica rap in Italia di Elio di Elio E Le Storie Tese
Un commento che ha posto, di nuovo, al centro della discussione il tema dell'autotune, ma che parallelamente ha tirato in mezzo anche il genere musicale più venduto negli ultimi 9 anni: il rap. Una ridefinizione della distanza tra il frontman del gruppo e la musica rap in Italia che non ha lasciato impassibile Guè, ospite nelle scorse ore al BSMT, il format di interviste del creator e conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli. Si tratta della seconda partecipazione del rapper al programma, in cui ha deciso anche di commentare le parole del frontman del gruppo italiano, non cercando una mediazione, ma andando completamente contro anche la presenza televisiva di Elio. Infatti, nel segmento sulle polemiche per l'utilizzo dell'autotune a Sanremo 2025, Guè ha pesantemente criticato la mancanza di cultura nei confronti del genere.
Guè: "Il problema è che i trapper vendono i dischi e loro non li vendono"
Ha cominciato così: "Non riesco a capire i cantanti che hanno criticato l'autotune e il rap. Tra questi mi sembra ci fosse Elio, che poi ho visto che è giudice di un programma che è una monnezza (si riferisce al talent Like A Star sul Nove, condotto da Amadeus ndr). Hai visto che programma fa adesso? Deve stare zitto. Non esiste che artisti che sono stati importanti, che hanno venduto e che hanno avuto un pubblico, si permettano di criticare il nostro genere. Secondo me non si dice, quanto meno documentati. Siamo l'unico paese in cui la gente non sa niente di rap/hip hop, e non solo del trap. L'unico paese in cui musicisti e addetti ai lavori, che hanno 50 anni come loro, non sanno un cazzo di hip hop". La chiosa del suo commento ritorna sui dati di vendita del genere e sulla mancanza di competizione da parte degli altri generi: "Il problema è che i trapper vendono i dischi e loro non li vendono, siamo alle solite insomma".
La prima volta che Guè ed Elio si sono beccati sui social
Non è la prima volta che Guè e il frontman degli EELST si beccano sui social: dobbiamo fare un passo indietro di 12 anni, ritornando a luglio 2013. In quell'occasione infatti, Elio, durante la Masterclass al Giffoni Fim Festival, aveva commentato l'uscita di P.E.S dei Club Dogo, uno degli episodi più positivi dell'album Noi Siamo Il Club: "È vero a volte siamo volgari, Cara ti amo è un esempio, ma un verso come ‘sto lontano dallo stress, fumo un po’ e dopo gioco a P.E.S.' è un messaggio che fa schifo al cass. Ed è mille volte più volgare di quello che diciamo noi nella canzone". In quell'occasione, Guè aveva risposto attraverso un tweet su X: "Elio stai zitto, giusto con la piuma in testa in tele puoi stare. Non vendi più, nessuno ti fila, hai abbuffato il ca**o rosicone #suca".