Giuseppe Conte: governo di novità o vecchio trasformismo?
Da qualche giorno, da quando Carlo Calenda ha dato del trasformista a Giuseppe Conte, è tornata in auge nel lessico della politica italiana la parola: trasformismo. Una parola "molto" italiana, che affonda le radici nella storia e nella cultura politica del nostro Paese. Il trasformismo, di cui il parlamentare ex Partito Democratico ha accusato ha accusato la probabile nascita del Governo conte bis – definito governo di novità – nasce infatti nel nostro Paese agli albori del Regno d'Italia, teorizzato in un discorso del presidente del Consiglio di allora, Agostino Depretis, che nel 1882 in un discorso tenuto a Stradella ebbe a dire:
Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo?
Che cos'è il trasformismo
Frase storica, simbolo e prima pietra assieme di ciò che fu chiamato da subito trasformismo e che oggi ha una valenza puramente negativa. Che all'epoca, all'indomani della formazione del Regno d'Italia, emerse a partire dal 1880 come abitudine consolidata nei gruppi parlamentari di Destra e Sinistra (anche queste due parole, all'epoca, indicavano concetti del tutto diversi rispetto a ciò che avrebbero significato per tutto il Ventesimo secolo) di variare le maggioranze in base a convergenze d'intenti su questioni particolari e non su programmi politici di ampio respiro. Durante il periodo in cui il trasformismo fu una consolidata prassi politica, e fino all'avvento del fascismo, le maggioranze parlamentari si costituirono attraverso varie e mutevoli combinazioni di gruppi parlamentari, che favorino in questo modo la stabilità politica.
Oggi, naturalmente, il trasformismo è considerato il peggiore dei mali in democrazia, benché con l'assenza di vincolo mandato dei parlamentari previsto in Costituzione, sia perfettamente legale. Tuttavia, nonostante sia sicuramente una pratica esecrabile, è molto frequente che giornali, tv, opinionisti e politici abusino dell'uso di questo termine. Ad ogni cambio di governo e relative maggioranze, infatti, c'è sempre qualcuno dalle opposizioni che accusa i governativi di trasformismo a sproposito. Ma vediamo, nello specifico, cosa significa la parola trasformismo e a quale tipo di prassi parlamentare richiama. Secondo la Treccani, infatti, la definizione nella nostra lingua di trasformismo è la seguente:
Nel gergo parlamentare, il trasformismo indica una pratica politica che consiste nella sostituzione del confronto aperto tra la maggioranza che governa e l'opposizione che controlla con la cooptazione nella maggioranza di elementi dell'opposizione per esigenze tipicamente utilitaristiche.
Di conseguenza, se ci atteniamo a tale definizione, non è possibile di parlare di trasformismo politico, in senso tecnico, se ci riferiamo alla nascente maggioranza parlamentare Pd e Cinque Stelle che appoggerà la nascita del Governo guidato, ancora una volta, da Giuseppe Conte.