Gipi: “Nessun conflitto tra fumetto e letteratura, contano le emozioni”

Gipi, all'anagrafe Gianni Pacinotti, è stato tra gli ospiti più attesi al Napoli Comicon 2014. La sua candidatura al prossimo Premio Strega per la graphic novel "Unastoria" ha suscitato dibattito perché è il primo fumetto a ricevere una candidatura al più importante premio letterario italiano. "Unastoria", che in realtà sono due, quella di Silvano Landi e del suo antenato Mauro, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale, racconta fragilità e bellezza, lacrime e speranze degli uomini.

Ai nostri microfoni l'autore chiarisce che si aspettava il dibattito in merito alla candidatura al Premio Strega, ma che ormai tra fumetto e letteratura non c'è più nessun conflitto: 

Mi aspettavo il dibattito (su candidatura al Premio Strega, appunto, ndr) perché in Italia si dibatte di qualsiasi cosa. L’importante è raccontare cose e provocare emozioni.

Ruolo fondamentale è quello della rete che permette uno scambio continuo con i lettori ed un riscontro immediato, un'esempio è anche la popolarità raggiunta da Zerocalcare:

Ma è un arma a doppio taglio per chi, come me, è schiavo delle opinioni altrui. Zerocalcare è l'esempio di come si fanno le cose nella modernità. L'editore arriva dopo, conta solo la qualità di quello che fai.

Fumetto o letteratura, conta solo chi c’è dietro: un bravo scrittore non ha bisogno di immagini a supporto delle sue parole, un bravo disegnatore potrà anche usare poche parole per raccontare.

Non c’è un paragone tra due mezzi espressivi […] La mia vita è il connubio tra le due: io non riesco a non mettere le immagini accanto alle parole, e viceversa.