Giorno della memoria: Rodolfo Siviero, il “monument man” che salvò l’arte italiana da Hitler
Una storia che racconta un'altra forma di "resistenza" per il Giorno della memoria 2019, celebrato come ogni anno il 27 gennaio. È quella che persino Google Arts & Culture celebra in questi giorni per ricordare il "Monuments Man" italiano, Rodolfo Siviero e il suo avvincente recupero dei capolavori napoletani, toscani – in una parola, italiani – oggetto dell’espropriazione messa in atto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Protagonista della vicenda fu questo studioso e agente segreto dell’arte che, come gli eroi celebrati nel film The Monuments Men del 2014, scritto, diretto, prodotto ed interpretato da George Clooney, contribuì a salvare numerose opere destinate ad arricchire le collezioni del faraonico Museo del Führer, che i tedeschi avevano in progetto di costruire.
Già a partire dal 1940 opere d’arte, sia pubbliche che di collezioni private, grazie all’azione preventiva dello storico dell’arte Bruno Molajoli, furono ricoverate presso palazzi, abbazie e altri luoghi tra Napoli e dintorni, ritenuti sicuri da eventuali attacchi bellici. Dopo poco si ritenne che quei luoghi fossero poco sicuri e i capolavori furono depositati nell’Abbazia di Montecassino dalle truppe tedesche della divisione Goering.
Il successivo spostamento fu a Spoleto, dove c’era un centro di raccolta delle opere dell’Italia centro-meridionale, perché Montecassino era sulla linea del fuoco. In realtà i tedeschi avevano intenzione di portare le opere in Germania per creare un museo personale di Hitler, infatti molti capolavori vennero trasferiti a Berlino.
A causa dell’uscita della notizia sui giornali alleati ci fu una parziale restituzione nel ’43 a Roma, ma mancavano quindici dipinti dei musei napoletani che erano rimasti, con molti altri, in Germania, in particolare la Danae di Tiziano era entrata a far parte della collezione privata di Goering. Alla fine del conflitto le opere furono recuperate nella miniera di sale a Altaussee, presso Salisburgo e portate a Monaco, da lì vennero restituite al governo italiano il 7 agosto 1947, grazie all’intervento di Rodolfo Siviero, capo dell’Ufficio Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte.
Nell'approfondimento raccontato da Google Arts & Culture, la storia dello straordinario recupero di Rodolfo Siviero, così come al Museo di Capodimonte a Napoli, ci sarà l'occasione per ammirare ed approfondire la conoscenza dei capolavori esposti al primo piano del museo, come la Danae di Tiziano e la Madonna del Divino Amore di Raffaello o ancora l’Antea del Parmigianino e la Parabola dei ciechi di Peter Bruegel il Vecchio.