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Giorno della Memoria, Liliana Segre incontra gli studenti al Teatro alla Scala di Milano

Martedì 22 gennaio alle la senatrice sopravvissuta ad Auschwitz racconterà la sua esperienza ai ragazzi delle scuole in un incontro alla Scala di Milano. L’intervento di Liliana Segre sarà preceduto dall’esecuzione musicale di Kol Nidrei di Max Bruch con Alfredo Persichilli e Andrea Rebaudengo.
A cura di Redazione Cultura
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Raccontare per sensibilizzare, ascoltare per capire. È già tutto esaurito l'incontro per il Giorno della Memoria 2019 che gli studenti milanesi avranno martedì 22 gennaio alle ore 10.30 al Teatro alla Scala di Milano con la senatrice a vita Liliana Segre, organizzato dall’Associazione Figli della Shoah, dalla Sezione ANPI del Teatro alla Scala e dall’ANPI Provinciale di Milano. Introdotto da Enrico Mentana, l'incontro sarà preceduto dall'esibizione di Alfredo Persichilli, primo violoncello del Teatro alla Scala, e il pianista Andrea Rebaudengo eseguiranno Kol Nidrei di Max Bruch. Siccome i posti disponibili sono esauriti, le prenotazioni potranno essere soddisfatte solo in caso di rinuncia sul sito www.figlidellashoah.org.

Che cos'è il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria è stato istituito dal nostro Parlamento nel 2000, che individuò la data del 27 gennaio, giorno dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Nel 2005, la stessa data è stata accolta anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il Giorno della Memoria, recita la legge istitutiva, ha il fine di:

Ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz

La senatrice Liliana Segre porta su di sé il ricordo della terribile esperienza nei campi di sterminio nazista ed è una degli ultimi testimoni di quella immane tragedia. Un tatuaggio sul braccio col numero 75190 la individua come una prigioniera nel campo di sterminio di AuschwitzBirkenau dove fu deportata il 30 gennaio del 1944 dai binari sotterranei della stazione di Milano Centrale. Durante la prigionia subì tre selezioni alle quali scampò miracolosamente e alla fine di gennaio del 1945 affrontò la marcia verso la Germania in seguito all’evacuazione del campo. Venne liberata il 1 maggio del 1945 dal campo di Malchow. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz-Birkenau, Liliana Segre è tra i soli 25 sopravvissuti.

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