Giornata Europea della Cultura Ebraica: sinagoghe aperte in tutta Italia
Un giorno in cui il mondo dell'ebraismo nel nostro Paese apre le porte di sinagoghe, musei e quartieri ebraici, con visite guidate, concerti, incontri, spettacoli teatrali, degustazioni kasher e iniziative per i più piccoli. La ventesima Giornata Europea della Cultura Ebraica giunge alla ventesima edizione, che si terrà questa domenica 15 settembre. Il titolo di quest’anno, “I sogni, una scala verso il cielo”, riecheggia un episodio della Genesi con protagonista il patriarca Giacobbe, per arrivare all'opera di Sigmund Freud.
Parma capofila della Giornata della Cultura Ebraica
Quest'anno la città capofila, che conta l’adesione di ottantotto località in Italia, in quindici regioni, da nord, a sud, alle isole, è Parma, dove è prevista l’inaugurazione alle 10 presso la Biblioteca Palatina, con i saluti delle Autorità e il “via” simbolico agli eventi in tutta Italia. Nel capoluogo parmigiano, infatti, risiede una comunità ebraica le cui origini risalgono al XIV secolo, nella la Biblioteca Palatina, è conservata una delle maggiori collezioni di antichi manoscritti e libri a stampa ebraici: dalle Bibbie miniate ai testi e commentari rabbinici, dai trattati di filosofia a quelli di medicina
Si tratta di oltre 1600 opere, le più interessanti delle quali saranno esposte al pubblico in occasione della Giornata. Per Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la ventesima Giornata Europea della Cultura Ebraica:
È l’occasione giusta per fare un bilancio, e per lanciare un messaggio alla società. Al centro della Giornata c’è infatti il promuovere una cultura del rispetto per ogni diversità, fondamentale nel travagliato periodo storico che stiamo vivendo. In un momento in cui assistiamo al risorgere di sentimenti razzisti, xenofobi e antisemiti, questa manifestazione va nella direzione esattamente opposta. Propone infatti un’idea di mondo aperta, inclusiva, accogliente, in cui la diversità è percepita come una ricchezza, in cui si accettano e valorizzano le differenze.