Giornata della Memoria 2024, le frasi e le citazioni più significative per non dimenticare la Shoah
Oggi, 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per commemorare in tutto il mondo le vittime dell'Olocausto. Si celebra il 27 gennaio di ogni anno dal 1945, quando le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. 60 anni dopo, nel 2005, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha celebrato l'anniversario in una sessione speciale tenutasi a gennaio, con cui è stata instaurata successivamente una giornata per il ricordo delle vittime, con la risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria. Abbiamo selezionato per voi le frasi e le citazioni più significative per non dimenticare la Shoah: alcune tra queste riferite da autori come Primo Levi, dalla senatrice a vita Liliana Segre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, passando per Anna Frank.
Le frasi celebri e le citazioni per il Giorno della Memoria 2024
- L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. (Primo Levi)
- "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre". (Primo Levi)
- Per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla. Ma non lo feci. Capii che io non ero come il mio assassino. Da allora sono diventata donna libera e di pace. (Liliana Segre)
- Rendendo oggi onore a questi italiani, non possiamo sottacere anche l’esistenza di delatori, informatori, traditori che consegnarono vite umane agli assassini, per fanatismo o in vile cambio di denaro. (Sergio Mattarella)
- Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo. (Anna Frank)
Frasi e riflessioni sull'Olocausto per il 27 gennaio 2024
- Quel che ora penso veramente è che il male non è mai «radicale», ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla sua superficie come un fungo. Esso sfida, come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua banalità. Solo il bene è profondo e può essere radicale. (Hannah Arendt)
- La Shoah non è stata mica un incidente di percorso del fascismo. Ha i suoi prodromi nelle leggi razziali del '38, che a loro volta affondano le radici nella marcia su Roma del '22. È qui che comincia la tragedia. Un consenso fondato in gran parte sulla coercizione. (Andrea Riccardi)
- Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti. (Jorge Luis Borges)
- La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare. (Octavio Paz)
- Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato. (Carlos Luiz Safon)