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Gianluca Grignani: “Vivo un periodo non facile ma i miei figli mi danno la forza per reagire”

Gianluca Grignani ha pubblicato l’autobiografia “Residui di Rock’n’roll”. In un’intervista racconta che nel libro tratta aspetti delicati della sua vita, dal rapporto con le droghe al legame con i suoi figli.
A cura di Eleonora Di Nonno
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Gianluca Grignani ha pubblicato la sua autobiografia Residui di rock’n’roll. Il cantante, in un’intervista a Repubblica, rivela che nel libro racconta tutto ciò che gli è successo nella vita, dal suo rapporto con le droghe alla fuga in Sudamerica. Al momento sta lavorando al nuovo disco: "Sarà come Destinazione Paradiso e come La fabbrica di plastica. Con la differenza che oggi non sono più così incosciente".

Gianluca Grignani sull’arresto nel 2014: “Volevo raccontare la mia versione”

Nel libro di Gianluca Grignani c’è spazio per il racconto del suo arresto nel 2014: "Era importante che le persone conoscessero la mia versione su quello che è successo durante quella cena in estate con amici e familiari. È tutto scritto lì". Il cantante, poi, scrive della sua fuga in Sudamerica e in Giamaica: "Tornai a Londra per vedere dei discografici. Avevo fatto i capelli rasta e passai da un parrucchiere per sistemarli, erano troppo intrisi di catrame. Decido di tagliare tutto e di farmi biondo platino. Solo che nell’ufficio dei discografici c’era anche Franco Battiato. Mi vide e fece una mossa alla Mick Jagger". Tra gli incontri che vorrebbe rivivere c’è quello con Pino Daniele: "Entro nel camerino dopo un suo concerto per salutarlo. Gli chiedo: ‘Pino, ci facciamo una canna?'. Risposta: ‘Guagliò, io nella mia vita mi sono già fumato tutti i Campi Flegrei…". Un altro episodio che ricorda è il concerto dei Pearl Jam: "Eddie Vedder sul palco completamente ubriaco, il suono della band si sentiva malissimo, ero circondato da persone che pogavano e lo facevano anche male. E a un certo punto da chi mi sento chiamare? Da Lucio Dalla. Era lì, si stava divertendo. Mi ha insegnato a non aver paura".

Gianluca Grignani sulle molestie subite da piccolo: "È stato devastante per me"

Uno dei capitoli del suo libro si intitola Il mostro: "Inizia con un bel po’ di droga in un sacchetto. Anche qui: le speculazioni sono state tantissime. Dovevo raccontare la mia versione. Solo che ho scelto di farlo in maniera quasi narrativa. Anche perché se dovessi essere più preciso farei finire la favola di qualcuno". A proposito dei figli dice: "Non saranno come me e credo, per ora, di essere riuscito a difenderli. Molti dei miei colleghi non ci riescono ma il mio obiettivo più grande è tenerli lontano dalla ‘sgretolazione' che può arrivare dalla fama. E poi mi aiutano". Quello che sta vivendo al momento è un periodo "non facile" ma spiega che sono loro a dargli la forza necessaria per reagire: "La depressione porta a chiederti se ciò che hai fatto e ciò che farai è abbastanza". Nell'autobiografia Gianluca Grignani parla delle moleste subite da piccolo durante un campo scuola del Coni: "È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me. L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora".

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