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Ghraphein, in mostra capolavori della grafica contemporanea da Burri a Fontana e a Picasso

Dall’11 al 20 dicembre nel temporary store della Galleria Sudestasi Contemporanea, a Milano, saranno esposte le carte che dei grandi artisti che rivoluzionarono la grafica e la tecnica incisoria: è “Ghraphein. Carte da una collezione privata”.
A cura di Redazione Cultura
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Venti opere di grandi maestri del Novecento, in un'affascinante mostra "su carta" che ripercorre le tappe dell'innovazione artistica nella grafica e nella tecnica incisoria nella seconda metà del ventesimo secolo. Si intitola "Ghraphein. Carte da una collezione privata" ed è allestita dall'11 al 20 dicembre nel temporary store della Galleria Sudestasi Contemporanea, in zona Brera, a Milano.

Il percorso espositivo comprende opere di Afro Basaldella, Pierre Alechinsky, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ding Yi, Lucio Fontana, Victor Pasmore, Pablo Picasso e Graham Sutherland. La maggior parte delle carte esposte escono dai torchi della celebre stamperia 2RC di Roma dove, in un clima di continua e costante evoluzione dei linguaggi grafici tradizionali, Valter ed Eleonora Rossi liberarono gli artisti dai limiti tecnici dell'incisione, consentendogli di raggiungere risultati straordinari. Non a caso, oggi, alcune di quelle opere sono considerate pietre miliari anche nella storia della grafica contemporanea.

Una rivoluzione artistica e grafica

Il nucleo centrale della mostra è costituito da alcuni capolavori dei massimi esponenti dell'Informale italiano, come Alberto Burri, presente con 4 serigrafie tratte dal suo alfabeto cromatico (Lettere, 1969) e un'acquaforte (Acquaforte 2, 1976/7). Accanto al grande maestro umbro spiccano una stampa a rilievo di Lucio Fontana (Nudo rosa, 1967), le forme geometriche di Afro Basaldella (La Bilancia, 1974; Galera, 1974; Vulcani II, 1974) e il primitivismo segnico di Giuseppe Capogrossi (di cui viene esposto l'unico esemplare di goffratura a rilievo da lui prodotto, tratto dalla cartella Album Marlborough, 1968).

Le coeve ricerche dell'astrattismo europeo, invece, sono rappresentate dall'espressionismo onirico e calligrafico di Pierre Alechinsky, fondatore del gruppo CoBRa (Cerclitude 1 – 3, 1973) e dal virtuosismo lirico di Victor Pasmore (Two Images, 1975). Si prosegue con l'erotismo distorto dell'ultimo Picasso (Vecchio seduto con una donna e ballerina, 1968) e con le visionarie metafore esistenziali di Graham Sutherland e la sua serie sul misterioso mondo delle api (Bees, 1977). Conclude il percorso un'opera unica del maestro Ding Yi (Appearance of crosses 95-B54, 1995), considerato il più importante astrattista della Cina contemporanea, il cui segno di matrice zen  proietta l'osservatore verso i più recenti orientamenti linguistici del panorama internazionale.

Info sulla mostra

La mostra potrà essere visitata da lunedì a sabato, dalle ore 16.30 alle 19.30 (la mattina su appuntamento) e la domenica dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30.

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