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Gerardina Trovato oggi: dal successo di Sanremo alla malattia, cosa è successo e perché se ne parla di nuovo

Cosa è successo in passato a Gerardina Trovato e perché se ne parla di nuovo oggi: l’apertura del profilo TikTok dopo i tanti appelli degli scorsi giorni, la nuova vita della cantante a 31 anni di distanza da Ma non ho più la mia città dopo la malattia, una nevrosi ossessiva depressiva, e il conflitto con sua madre.
A cura di Vincenzo Nasto
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Gerardina Trovato, 2024
Gerardina Trovato, 2024

C'è un passo di Ma non ho più la mia città, brano d'esordio al Festival di Sanremo 1993, che recita: "E sognavo di partire, di trovarmi in un bel posto, per poter riaprire quel cassetto ormai nascosto, chiuso con delle catene, pieno ormai di ragnatele". Singolari le correlazioni che legano l'alba di un successo, seppur breve, quello di Gerardina Trovato a ciò che, recentemente, sta accadendo nella sua vita. Parlavamo solo pochi giorni fa di quanto un carosello in perenne movimento come TikTok potesse dare nuova speranza alla cantante catanese, che da quella terra volle "fuggire" proprio nei primi passi della canzone. Dal successo del festival alla malattia, una nevrosi ossessiva depressiva che l'ha trasformata anche fisicamente, fino ai tentativi di ritorno con appelli tv e ora sui social. Cosa è successo alla cantante e cosa fa oggi. 

L'appello su TikTok: "Non mi abbandonate, voi siete la mia forza"

Un palco che grazie all'appello social dei fan della cantante, è diventata una vetrina sempre più grande. Milioni di visualizzazioni sulla piattaforma che hanno spinto la stessa Gerardina Trovato, con il proprio staff, a iscriversi, pubblicando nelle scorse ore il primo messaggio della cantante: "TikTok, che bel nome. Sono Gerardina Trovato, a casa. Io ho sempre pensato che quello che conta è la gente, e noi non saremo niente se non ci foste voi. Non mi abbandonate, diventate sempre di più, perché voi siete la mia forza". Sono i segni del tempo a colpire, immediatamente, l'immagine pubblica della cantante, un trigger per i suoi fan e il pubblico in generale che la ricordano sui palchi italiani più importanti nei primi anni 2000. Ma tolto l'aberrante tentativo di confrontare l'immagine odierna con i riflessi del passato, c'è anche chi ha postato immagini d'epoca della cantante, di quando appena 26enne pubblica, grazie a Caterina Caselli e al producer Mauro Malavasi, il suo primo disco omonimo, sotto etichetta Sugar.

Le canzoni più famose, da Ma non ho più la mia città a Gechi e Vampiri

Ma il 1993 è anche l'anno dell'esordio sanremese: tra le giovani protagoniste delle Nuove Proposte al Festival di Sanremo di quell'anno, spiccano i nomi di Trovato, Nek, e la vincitrice con La Solitudine Laura Pausini. La cantante catanese, con Ma non ho più la mia città, vive una tra le estati più fortunate della sua musica, a cui si aggiungerà Sognare Sognare, anch'esso contenuto nell'album omonimo di debutto che venderà oltre 200mila copie. L'anno successivo, Trovato sale sul palco di Sanremo con Non è un film, di cui verrà pubblicato anche il video ufficiale girato da Oliviero Toscani. Ciò che sta accadendo in Bosnia, la dissoluzione della Jugoslavia e gli incredibili orrori della guerra vengono trasferiti nei versi: "Sangue sulle braccia, fango sulle mani, sangue di un bambino, così massacrato da grandi soldati, tutto questo non è un film".

La canzone si classifica al quarto posto al Festival di Sanremo 1994. Nello stesso anno, la sua voce arriva sulle note di Vivere, cantata con Andrea Bocelli, entrata anche in uno degli album più venduti nella storia della discografia italiana: Romanza, con oltre 25 milioni di copie. Al Festival ci ritornerà 6 anni dopo, con Gechi e Vampiri, una lucida fotografia sul buio vissuto negli anni precedenti, sui disturbi legati alla salute mentale che si trasformeranno negli anni successivi in una confessione a cuore aperto. Solo pochi anni prima però, nel 1996, viene pubblicato il suo terzo album Ho trovato Gerardina, in cui è anche inserito E già, il duetto con Renato Zero, ma soprattutto Piccoli già grandi, con cui partecipa al Festivalbar.

La musica dopo gli anni 10, l'ultimo singolo nel 2020

Il silenzio viene interrotto dall'incontro con Alessandro Casadei, produttore e suo partner, con cui Gerardina Trovato ha pubblicato alcuni singoli negli anni successivi: da I sogni nel 2008, che diventerà anche un EP a I nuovi mille con Lucariello nel 2011. Nel frattempo, nel 2016, escono i suoi ultimi singoli: C'è chi dice no, di Vasco Rossi, per il progetto Artisti indipendenti per Amatrice, mentre nei mesi successivi Energia Diretta. Qualche anno dopo, nel 2020, anche grazie ad alcune foto postate sul suo profilo Instagram, è possibile riconoscere l'uscita di un nuovo singolo dal titolo Resta ancora qui: non c'è traccia della canzone sulle piattaforme di streaming.

La malattia di Gerardina Trovato: la nevrosi ossessiva depressiva

Dopo aver confessato in Gechi e Vampiri il grande cambiamento subito negli anni, legati anche al rapporto con il suo corpo, svelerà più tardi di aver vissuto negli anni con una nevrosi ossessiva depressiva. Secondo il Ministero della Salute, il disturbo consiste in un disordine psichiatrico che si manifesta in una gran varietà di forme, una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni che tentano di neutralizzare le ossessioni. Come rivelerà la cantante: "Ho perso chili e capelli e ho riportato danni fisici, compresa una citolisi epatica (una grave insufficienza al fegato). Sono stata per diverso tempo paralizzata nel mio letto". Negli anni, la cantante catanese aveva più volte messo sotto la lente dei riflettori i continui cambiamenti del suo corpo, come dopo la pubblicazione di una una raccolta dei suoi brani pubblicata dall'etichetta Sugar, prima del suo addio.

La partecipazione al reality Music Farm

In quell'occasione infatti, partecipò a Music Farm, il talent di Rai 2: "Prima suonavo con un'orchestra di 47 elementi, avevo un'organizzazione perfetta, poi mi ritrovai con gente incapace, che pensava soltanto a svendermi e a rubarmi i soldi. Mi obbligarono nel 2005 a partecipare a Music Farm. Io non stavo bene. Ma loro, forti del contratto che avevano in mano, volevano spremermi come un limone. Accettai, ma la mia voce non funzionava, ero sovrappeso, insomma di Gerardina non c'era più nulla".

L'occasione a Sanremo 2020 dopo l'invito di Amadeus

Come non ci sono tracce delle 24 canzoni presentate alla redazione del Festival di Sanremo nel 2020: allora, la cantante, era stata chiamata proprio da Amadeus per partecipare alla kermesse. Il racconto della stessa Trovato suggerisce però il grande stato di preoccupazione della cantante e mostra aspetti della sua quotidianità invalidanti, soprattutto dal punto di vista economico: "Mi ha chiamato la redazione di Sanremo e mi ha chiesto se avessi dei brani; pensavo che fosse uno scherzo. Pare sia stato Amadeus a volermi, perché nel 2000 gli è rimasto impresso il nostro incontro. E io mi sono commossa quando mi hanno detto il motivo per cui si ricordava. Arrivo a Sanremo tremando, portando tutti i 24 brani, perché non sono Caterina Caselli, non sono in grado, come lei, di capire qual è il brano giusto. E loro hanno ascoltato tutte le 24 canzoni, ne hanno scelto uno, mi hanno chiesto un'altra versione, però sono salita da loro tremando, gli ho buttato addosso tutte le mie paure, gli ho fatto vedere che non avevo un centesimo, ero terrorizzata e in più mi sono posta il problema. A quel punto, piuttosto che ferirmi, hanno preferito dire a un mio amico molto caro le motivazioni per cui non potevano prendermi. Sono stati molto sensibili".

La vita privata e il conflitto con la madre

A gravare sulle condizioni della donna, sin dai primi anni della sua carriera, una continua manipolazione della sua immagine pubblica, su tutte il suo orientamento sessuale: "L'amore malato di una donna, la mia assistente, mi ha rovinato la vita. Mi sentivo in trappola e non riuscivo a liberarmi. Mi auguravo che quella donna morisse per poter tornare a vivere.Lei, lesbica dichiarata, si mise in testa di voler cambiare la mia sessualità. Ero in trappola. Cambiavo un uomo al mese, ma per il pubblico tacevo e glissavo sulla mia presunta bisessualità". Ma a pesare fortemente sulle condizioni mentali oltre che su quelle economiche della cantante, sarà la morte del padre Oreste Trovato e la successiva contesa con la madre Agata Russo. Come racconterà anche nell'intervista a Fanpage.it, fu costretta anche a chiedere aiuto alla Caritas: "Tutto è cominciato a gennaio 2007 quando morì mio padre e mia madre mi disse che come liquidi in banca non c'era nulla. Pare fossero rimasti solo beni immobili. Morale della favola feci rinuncia all'eredità, perché mi avevano fatto capire che c'erano solo beni immobili e ci mancava pure che mi accollassi metà delle spese dei suoi beni. Io a stento riuscivo a mantenere un piccolo appartamento che tenevo a Roma e per questo motivo rifiutai. Ed è stata una ca**ata, perché mi sono fidata, ma in realtà c'erano una barca di soldi in banca. Mia madre è milionaria, altro che la pensioncina".

Le accuse di tossicodipendenza e la paura per le strutture protette

A causa delle condizioni economiche, via via più gravi, Gerardina Trovato ha parlato anche della paura di essere interdetta a causa delle denunce della madre: "Io non mi sono mai drogata, ma quello era chiaramente un tentativo per farmi interdire. Ho avuto veramente paura, ho rischiato di essere sedata e ricoverata in quelle che chiamano strutture protette. Quindi se lei mi fa interdire perdo tutti i diritti e dopo la sua morte devo dare conto a un tutore a cui devo chiedere il permesso per tutto, ma stiamo scherzando?".

La paura della spettacolarizzazione tra gli appelli d'aiuto

E adesso? In una piattaforma che si plasma attraverso la riassegnazione di valori, legati sopratutto a temi nostalgici, il volto di Gerardina Trovato potrebbe diventare un simbolo del consenso empatico, allontanando però, ancora di più, la persona e il personaggio che troppe volte si sono dissolti nella sua lunga carriera. Un moto d'impeto, una rivendicazione dal basso che ha suggerito allo staff della cantante di lasciarsi inseguire su una piattaforma come TikTok. Tra le crepe della sua voce si possa indicare una nuova direzione, togliendo spazio al pericolo della spettacolarizzazione: un fardello fin troppo pesante per un essere umano che ha affrontato sin troppi traumi legati al suo benessere e alla sua salute mentale.

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