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Geolier si conferma al top: in Dio lo sa allarga il suo suono ma non toglie il rap dal suo racconto

Dio Lo Sa, il terzo album del rapper Geolier, è stato pubblicato lo scorso 7 giugno, anticipato dai singoli I ‘p me tu p’ te, L’ultima poesia ed El Pibe de oro. Qui la recensione del disco.
A cura di Vincenzo Nasto
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Geolier, foto di Comunicato Stampa Dio Lo Sa
Geolier, foto di Comunicato Stampa Dio Lo Sa

Dio Lo Sa, il terzo album del rapper napoletano Geolier, reduce dal secondo posto al Festival di Sanremo 2024, è stato pubblicato lo scorso 7 giugno. Come riporta l’account X di FIMI, l’album ha rappresentato il secondo miglior debutto nella classifica giornaliera di Spotify quest'anno con 8.499.559 stream sulla piattaforma. Contemporaneamente, tutti i brani sono entrati nella Top 50 di Spotify: in vetta, Io t’o giur in collaborazione con Sfera Ebbasta. Nel frattempo, con i primi numeri raccolti dal progetto, Geolier ha superato 7 milioni di copie certificate in carriera: è solo il sesto artista a riuscirci in era FIMI. Inquadrato il contesto in cui si proietta un album come il terzo del rapper campano, è stato naturale accorgersi sin dal primo ascolto quanto Dio lo sa vada a definire una transizione narrativa che non poteva che influenzare l’armonia anche del progetto.

L'amore è la cifra narrativa di Dio Lo Sa

Annunciato lo scorso 14 maggio con un post su Instagram, Dio lo sa è un album che cerca di rendere più orizzontale la traiettoria di Geolier, un progetto che si dedichi alla scoperta di un nuovo pubblico, che crei un ponte di comprensione con chi ha conosciuto l’autore campano, forse per la prima volta, sul palco del Festival di Sanremo. 21 tracce, un album ricco ma che non trascende nella ripetitività anche grazie all’apporto di due producer come Dat Boi Dee e Poison Beatz, che più di altri hanno intuito il potenziale d’ascolto di un album d’amore. Sì, perché se dovessimo trovare una chiave che codifichi Dio Lo Sa, sarebbe certamente l’aspetto sentimentale a guidarci, in tutte le sue direzioni. Dalla ricerca dell’amore per sé a quello dei propri familiari, dalla “fede” verso Dio professata dal titolo a tutta la gamma di aspetti umorali che vengono sollevati in un rapporto di coppia.

Una raccolta degli ultimi anni di Geolier

Dio lo sa è anche un dizionario dei sentimenti, una legenda di immagini e sensazioni che Geolier ha voluto proporre al pubblico, raccontando un arco molto ampio della sua storia. Come ha raccontato nell’intervista a Rolling Stone, condotta da Alessandro Gilberti, in Dio Lo Sa "ci sono pezzi anche precedenti al Coraggio dei bambini”. Per esempio, Idee Chiare con Lazza, nata dalla session a Londra in cui era nata anche Chiagne inserita proprio nell’album precedente. Ma anche Una vita fa, come ha raccontato il producer Mace nel suo post su Instagram: “La prima demo la registrammo nel lontano ottobre del 2020! Geolier era giovanissimo ma già incredibilmente forte. Avevamo già TOPBOY, ora volevamo provare anche qualcosa di più melodico. Così è nata una prima versione abbozzata di Una vita fa che è rimasta qualche anno in disparte nel mio hard disk”. Nell’intervista, Geolier rivela anche come L’ultima poesia, il secondo singolo estratto dal progetto, in collaborazione con Ultimo, fosse nata con una destinazione precisa: il Festival di Sanremo.

La novità con Una come te e Bella e brutta notizia

E per chi non avesse visto arrivare Dio Lo Sa e la sua natura melodica, che ha avuto come effetto quello di frammentare un blocco granitico per mostrare anche altri lati della musica di Geolier, potrebbe aver avuto anche difficoltà ad approcciarsi a un lavoro di levigazione del genere. Ne è l’esempio Una come te, una produzione country in cui si riescono a vedere i riflessi di quanto ancora ci sia di nascosto nella sua futura discografia. Ma anche la presenza della giovane cantante argentina Maria Becerra in Bella e brutta notizia, come dell’autrice napoletana Mavi Gagliardi in Emirates. Se dovessimo trovare una disposizione di Dio Lo Sa nella discografia di Geolier, sarebbe sicuramente una raccolta, un biglietto da visita per l’autore campano che da qui in poi potrebbe aprire, ancora di più, il ventaglio delle sue opportunità. Proprio in riferimento alla presenza di Maria Becerra, nell’intervista Geolier ha svelato di aver pensato allo stadio La Bombonera di Buenos Aires per la presentazione del disco. L’ennesimo riferimento a Diego Armando Maradona, icona del club argentino e figura che da anni rappresenta il sacro e il profano nella lettura calcistica, e non solo, delle due città.

Puoi togliere Geolier dal rap, ma non il rap da Geolier

Facendo un passo indietro invece, Geolier ha riservato anche degli spazi, seppur minori, ai suoi fan della prima ora, quelli che riempiranno principalmente i tre appuntamenti allo stadio Diego Armando Maradona il prossimo 21-22-23 giugno. Napoli, soprattutto dopo il Festival di Sanremo, sorregge il talento di casa, invertendo la narrazione principale proposta nei giorni successivi alla kermesse. C’è tanto, non tantissimo rap nel disco, ma il livello, come ci si poteva aspettare, è tra i più alti. E se El Pibe De Oro aveva dato l’impressione di una portata principale, ciò che accade con Nu parl, nu vec, nu sent e CLS è la conferma di quanto si possa togliere Geolier dal rap, ma non il rap da Geolier.

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