Gallimard non pubblicherà gli scritti antisemiti di Céline: censura o scelta giusta?
L'editore francese Gallimard ha deciso di sospendere il progetto di ripubblicare gli scritti antisemiti di Louis-Ferdinand Céline in una raccolta intitolata "Ecrits polemiques". In seguito alle polemiche scoppiate in Francia, il presidente della casa editrice, Antoine Gallimard, ha annunciato che non ci sono le condizioni "metodologiche e memoriali" per sviluppare "serenamente" il progetto. La possibile ripubblicazione dei pamphlets ‘Bagatelles pour un massacre', ‘L'Ecole des cadavres' e ‘Les Beaux draps' ha suscitato persino l'attenzione del governo guidato da Edouard Philippe. Naturalmente la retromarcia dell'editore rischia di alzare ancora di più il livello delle polemiche.
In nome della mia libertà di editore e della sensibilità che ho maturato in quest'epoca sospendo questo progetto, considerando che non ci siano le condizioni metodologiche e memoriali per svilupparlo in modo sereno. Con queste parole l’11 gennaio Antoine Gallimard annuncia che la casa editrice di cui è presidente «sospende» il progetto di ripubblicare gli scritti antisemiti di Louis Ferdinand Céline.
Le tre opere dell'autore di "Viaggio al termine della notte" e "Morte a credito" non sono state più pubblicate dalla fine della seconda guerra mondiale. Fu lo stesso Céline a volerlo, ma di recente la vedova Lucette Destouches ha cambiato idea e ha affidato gli scritti a Gallimardm che ne aveva ipotizzato una riedizione critica, affidata al professore universitario Régis Tettamanzi. La diffusione della notizia però diventa fuoco che infiamma: interviene il governo, interviene la comunità ebraica francese, intervengono numerose associazione impegnate nella lotta al razzismo e alla xenofobia.