Fredy Franzutti a San Valentino ripropone La Bella Addormentata in chiave salentina
San Valentino migliore cornice possibile di una storia d'amore senza tempi quale La Bella Addormentata. Un libretto in balletto tramandato nei secoli da Charles Parrault al coreografo Marius Petipa nel 1890, anno della prima rappresentazione de La Bella Addormentata musicata da Piotr Ilich Ciaikovskij nell'esordio di quella che definiamo la migliore trilogia di balletto di tutti i tempi, ivi compresi i titoli de Lo Schiaccianoci e de Il lago dei cigni ovviamente. Ma questa Bella di Fredy Franzutti brilla di un'altra luce, una propria luce radiosa tratta direttamente dalle originali pagine secentesche di Giambattista Basile de Lo cunto de li cunti, opera magna nella quale il coreografo leccese ha rivitalizzato il vero prototipo della fiaba sulla storia di Aurora: Sole, Luna e Talia. L'impianto librettistico di questo balletto è suscettibile di svariate interpretazioni, sia di carattere artistico che culturale. In questi termini Fredy Franzutti ha spostato il baricentro della storia dai favolosi lidi di Charles Perrault prima e Marius Petipa poi a quel suo Salento natio, con prove riprovate di una fedele appartenenza del libretto, del soggetto e dei personaggi stessi al tacco italiano. Come ci spiega lo stesso Fredy Franzutti,
La Bella Addormentata ha il nome meraviglioso di Aurora, tipicissimo e diffuso nei luoghi del Salento per il motivo molto semplice che la cittadina di Otranto è la più orientale d'Italia e, per questo, è la prima ad essere svelata dall'alba. La prima alba, ovvero l'aurora, è un punto fermo della tradizione di queste terre e non è un caso che la protagonista del balletto e della fiaba fosse chiamata proprio Aurora! Così come esiste una feconda corrispondenza tra il compositore Piotr Ilich Ciaikovskij riguardo alla stesura del libretto e della coreografia della nascitura Bella. In quelle pagine il compositore russo ha più volte accennato alla puntura letale, non certamente riferita a quella di un arcolaio bensì a quella di un insetto: la taranta? Eh già, le tracce di una Bella dalle origini salentine prendono il sopravvento, soprattutto se si pensa all'alternarsi delle stagioni, del lungo sonno cui saranno destinati tutti i personaggi del regno, sulla puntura della taranta legati indissolubilmente all'ancestralità del Mezzogiorno d'Italia che albeggia su questo meraviglioso titolo, sulla sua genesi pietroburghese a quattro mani tra Marius Petipa e Piotr Ilich Ciaikovskij.
La Bella Addormentata stavolta è punta da una taranta ma è tratta in salvo dal principe-archeologo Ernesto De Martino
Ecco svelati i tratti salienti del libretto e della coreografia di Fredy Franzutti: in primis la puntura della taranta alla malcapitata Aurora in luogo del tradizionale arcolaio. Il fenomeno del tarantismo è stato scoperto da Ernesto De Martino, archeologo e principe per l'occasione, capace di umanizzare la figura del Desirée di Marius Petipa appannaggio di un personaggio più comprensibile e verosimile per il grande pubblico. Da quel lontano 2000, il Balletto del Sud ha girato l'Italia e l'Europa a proporsi in questa Bella Addormentata, incuriosendo ed abbagliando di luce nuova gli spettatori ammaliati dalle note sventure di Aurora arricchite dell'inchiostro di Giambattista Basile e della geniale applicazione coreografica di Fredy Franzutti. In questa piéce la principessa Aurora è interpretata dalla prima ballerina del Teatro dell'Opera di Sofia Boryana Petrova, in un pas de deux degno della tradizione tardo-romantica con il protagonista Ernesto interpretato dal russo Alexander Yakovlev, ballerino nato nel solco dell'Accademia Agrippina Vaganova di San Pietroburgo e da tre anni punta di diamante dell'ensemble del Balletto del Sud. In questi anni il balletto in due atti, impreziosito dalle scene di Francesco Palma, ha oltremodo arricchito la rassegna stampa del Balletto del Sud con un ampio consenso di critica e pubblico, soprattutto da quando il coreografo ha apportato alcune modifiche all'impalcatura del titolo, frutto dell'esperienza e dell'accurata osservazione in giro per il mondo della danza. Dopo questa rappresentazione barese di San Valentino, la compagine di Fredy Franzutti girerà la penisola con Sheherazade al fianco di Carla Fracci per l'ennesima tournée di sold out e sorprese.