Frankenstein serial, il radiodramma scientifico a 200 anni dalla nascita della “Creatura”
Un piacevole serial che si diverte a mischiare informazione scientifica e letteratura, senza venir meno alla "missione" di entrambe. Da un lato il gusto del racconto, grazie al ritorno della Creatura due secoli dopo la sua prima apparizione, dall'altro la scienza con i suoi quesiti per l'ascoltatore di oggi. Accade in "Frankenstein serial. La creatura ha ancora bisogno d’amore", inserto radiofonico che fino al 2 febbraio ravviverà quotidianamente il palinsesto di Radio 3 Scienza, storico programma di approfondimento scientifico di Radio 3.
A cura degli scrittori Lorenzo Pavolini e Chiara Valerio, e grazie alla voce di Tommaso Ragno (che aveva già splendidamente prestato la sua voce a "The beast" già nella lettura alla radio del romanzo di Mary Shelley), Nila Prisco, Valerio Giannetti e Federica Barozzi, ci conducono alla scoperta di Frankenstein che, a duecento anni dalla sua prima apparizione in una notte di tempesta, torna a bussare alle nostre porte per chiedere ospitalità. Simbolo di una scienza che inventa qualcosa di cui ha paura e di una umanità che non sa amare abbastanza le proprie creature è ormai stanco di vagare, scacciato da tutti, incanaglito da decenni di fregature e aggressioni gratuite. Ma ha, come si dice in questi casi, la classica ultima chance.
Un radiodramma scientifico che a ogni puntata racconterà le vicende della creatura e della sua giovane amica Nina, attenti ad origliare quanto si dicono i genitori di Nina, Giorgio e Rossella, adulti che hanno deciso di abbandonare la città e rifugiarsi in campagna, e che affronterà alcune domande al limite dell'assurdo. Qui la divulgazione scientifica incontra lo storytelling. La risposta per ognuno dei quesiti-puntata, infatti, sarà affidata a esperti di scienza. E così Stefano Mancuso si misurerà con la domanda “Alle piante dell’orto fa bene essere accarezzate?”, oppure “è possibile svaccinarsi?” a cui prova a ribattere Silvia Bencivelli. Seguirà “chi ci dà la patente di genitori?” che non sconcerta Chiara Lalli, come la questione “se l’universo è elettrico?” è pane per i denti dell’astrofisica Sandra Savaglio. E ancora: “che fine farà l’isola di plastica?” una questione cui può rispondere la manager della sostenibilità Gloria Zavatta, fino a interrogare il metereologo Luca Mercalli sulle bizze climatiche così simili a quelle che 200 anni fa per una eruzione vulcanica nel pacifico portarono all’estate senza sole durante la quale fu concepito il romanzo/mostro.
Ad arricchire il programma, a cura di Anna Antonelli e Fabiana Carobolante, le musiche dei Quintorigo. Perfetto contorno alla sostanza di "Frankenstein serial", dove tra un mostro che incarna la fede nella scienza e una bambina adottata da due persone che cercano di rendere forza e racconto una loro rinuncia, stanno gli scienziati a rispondere che l’unica forma di perdono, di noi stessi e del mondo, è conoscere. Perché solo chi conosce non ha paura nemmeno dei mostri.