Francesco Bianconi dei Baustelle aveva “predetto” l’attentato a Donald Trump due settimane prima
Ospite della 218° puntata di Tintoria Podcast, il format di Daniele Tinti e Stefano Rapone, è stato Francesco Bianconi dei Baustelle. Il cantautore milanese ha raccontato alcune curiosità sul suo percorso, non solo musicale, per esempio il suo mancato trasferimento a Roma, dove avrebbe dovuto studiare psicologia. Tra i momenti di maggiore interesse, soprattutto nei commenti del video postato su YouTube, c'è la discussione intorno all'intelligenza artificiale, sia nel mondo della musica, sia nel racconto della quotidianità giornalistica. La puntata, registrata almeno tre settimane fa, vedeva Bianconi discutere del modo in cui l'AI avrebbe aiutato lo sviluppo nell'ambito artistico: "Non sono affatto impaurito dall’utilizzo in ambito artistico dell’intelligenza artificiale. Anzi forse spazzerà via molta mediocrità". A preoccupare invece il leader dei Baustelle è il suo utilizzo nel racconto giornalistico, quell'idea per cui tutto potrebbe essere manovrabile attraverso la fabbricazione di immagini credibili: "Sono molto impaurito, invece, per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito politico ovvero, ad esempio, la manipolazione giornalistica, la cancellazione delle fonti".
La "profezia" di Bianconi sull'attentato a Donald Trump
A rendere incredibilmente incredibile l'intervento di Bianconi nel podcast Tintoria, è l'esempio utilizzato dal frontman: "Puoi fabbricare una immagine credibile di un attentato a Trump e scatenare la guerra civile, ecco la prima cazzata che mi viene in mente". Solo qualche settimana dopo, lo scorso 14 luglio, durante un rally in Pennsylvania, nella città di Butler, il candidato presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump verrà raggiunto da un colpo d'arma da fuoco all'orecchio, per poi accasciarsi a terra. Nel frattempo, nelle ore successive all'attentato, l'FBI comunicherà attraverso una nota stampa il nome dell'attentatore: il 20enne Thomas Matthew Chrooks. L'uomo sarebbe stato neutralizzato dopo pochi secondi dagli agenti presenti sul posto, come mostrano alcuni video circolati online, che vedono il corpo esanime dell'attentatore sul tetto di un edificio.
Il videogame che profetizzava l'attentato al candidato repubblicano
Ma quella di Bianconi non è l'unica "predizione" di ciò che è accaduto lo scorso 14 luglio a Butler. Nel gioco Mr.President!, produzione indipendente e parodistica sviluppata da Game Developer X, l'utente si mette nei panni di un membro della security di "Ronald Rump", una chiara trasposizione del candidato presidente degli Stati Uniti d'America. Il giocatore dovrà evitare che la pallottola, puntata con un mirino laser sulla testa del candidato presidente, lo raggiunga. Come? Facendo scudo umano con il proprio corpo. All'interno del gioco, c'è anche il wrestling, la Cina e tanti altri aspetti che si legano all'immaginario, non solo politico dell'ex presidente e attuale candidato dei Repubblicani.