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Franceschini su Art Bonus: “Imprese che non investono in cultura dovrebbero vergognarsi”

Il ministro Dario Franceschini, durante il question-time in Parlamento, ha illustrato i risultati raggiunti dall’Art bonus: 400 milioni da parte di 13mila imprese. Ha però evidenziato come vi sia un grande squilibrio tra Nord e Sud del Paese. E ha redarguito le grandi imprese che non lo adoperano: “Il prodotti del Made in Italy sono così noti anche per la cultura che gli sta alle spalle”.
A cura di Redazione Cultura
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Uno strumento che ha portato fin qui 400 milioni di euro di donazioni private da parte di circa 13mila donatori: stiamo parlando dell'Art bonus, che permette alle imprese private un incentivo fiscale del 65% per le donazioni private a favore del patrimonio culturale italiano. È quanto emerso ieri durante il question-time in Parlamento a cui ha risposto il ministro Dario Franceschini, titolare del dicastero dei beni culturali con delega al turismo. Un risultato di cui essere soddisfatti, dice il ministro, che aggiunge:

Vorrei che si arrivasse al momento in cui una grande impresa italiana che non investe nel patrimonio culturale del Paese si vergogni di non aver destinato a questo parte delle proprie risorse, perché il prodotto made in Italy che vende nel mondo, lo vende anche perché ha dietro secoli di saperi, ma anche l'immagine della bellezza del nostro Paese. Investire deve diventare parte insostituibile del capitale sociale di un'azienda. Molto mi aspetto dalle grandi imprese italiane.

Art bonus: bilancio positivo per Franceschini

L'incentivo fiscale del 65% per le donazioni private a favore del patrimonio culturale italiano, secondo quanto riferito da Dario Franceschini, è stato fin qui usato da 13mila soggetti raggiungendo quota 400 milioni. Il bilancio della misura, ha aggiunto Franceschini, è:

assolutamente positivo sia per il valore materiale che per quello pedagogico. In questi giorni si stanno raggiungendo Sono numeri importanti. I percettori vanno per categorie: c'e' una grande capacita' delle fondazioni lirico-sinfoniche, molto anche dai Comuni e meno da altre istituzioni, come il mio ministero.

Franceschini ha anche parlato delle criticità venute fuori da un'analisi dei dati relativi a questo strumento, che sono in realtà specchio delle condizioni socio-economiche del Paese e del divario interno. Il ministro ha parlato di un grande squilibrio territoriale che va assolutamente corretto: "in Lombardia, per esempio, si e' arrivati a 149 milioni di donazioni, in Sardegna a 1,442 milioni".

Che cos'è l'Art bonus

Il Decreto Cultura del 2014 introdusse, tra le tante misure, l’Art bonus, un credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali effettuate da persone fisiche, enti non commerciali, imprese e società in favore della cultura e dello spettacolo effettuate. Ecco come funziona: i contribuenti beneficiari, le modalità di versamento, il recupero in compensazione o tramite la dichiarazione dei redditi. E tutte le informazioni dettagliate.

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