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Forever young: una guida all’opera di Pier Vittorio Tondelli a 30 anni dalla morte

Una guida ragionata alle opere di Pier Vittorio Tondelli, da Altri Libertini a Un weekend postmoderno, per ricordarlo con le sue parole a trent’anni dalla morte.
A cura di Valerio Renzi
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Oggi sono trent'anni dalla scomparsa di Pier Vittorio Tondelli. Qualche mese fa abbiamo parlato di un altro anniversario, quello dei quarant'anni del romanzo d'esordio dello scrittore emiliano Altri Libertini. E proprio dei libri di Tondelli vogliamo parlare oggi, visto che di ricordi e ritratti in giro se ne possono leggere già tanti. Perché di Tondelli, malato di Aids e morto dopo un veloce decorso della malattia, si tende a ricordare più la figura di intellettuale, assunto a simbolo della narrazione di certi anni Ottanta, lo scrittore cosmopolita e pienamente europeo, ma ben agganciato alle sue radici, più che i suoi libri. Perché PVT è stato straordinariamente prolifico avendo pubblicato in dieci anni una raccolta di racconti, tre romanzi e una quantità di articoli, saggi e interventi. Due novità importanti però vanno segnalate per questo anniversario: l'uscita su Now e Sky Arte del documentario Ciao Libertini!, e l'arrivo in libreria per Bompiani del volume Il Viaggiatore solitario. Interviste e conversazioni 1980-1991, a cura di Fulvio Panzeri.

Altri Libertini 

È un esordio folgorante. Nel 1980 arriva in libreria per Feltrinelli una raccolta di sei racconti scritti in una lingua originalissima, che mischia slang giovanile, dialetto emiliano e che dal paesaggio della provincia tra Bologna e Modena arriva fino ad Amsterdam e Berlino. Sono storie d'amore, eroina e amicizia, descrive la cesura tra gli anni Settanta, o meglio ancora dal '77 bolognese, agli anni Ottanta. Il libro sarà sequestrato per oscenità, diventando un caso letterario e giudiziario, un cult e un classico allo stesso tempo. Attualissimo racconta l'esordio emotivo della prima generazione precaria e il suo apprendistato sentimentale.

Pao Pao

Pao Pao non è un suono onomatopeico di un qualche animale esotico, tanto meno una destinazione turistica. La sigla sta per Picchetto Armato Ordinario, e racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi costretti alla leva. Non è Altri Libertini, ma qui Tondelli esprime una vena umoristica che già era emersa in alcuni racconti dell'esordio, e conferma ritmo e inventiva nella scrittura. Il secondo libro arriva due anni dopo ed è il meno conosciuto della sua opera, sicuramente un libro di passaggio e proprio questo vale la pena non farlo finire nel dimenticatoio.

Rimini

Il romanzo dell'età adulta arriva a metà del decennio, ed è fatalmente ambientato in uno dei luoghi simbolo dello yuppismo, dei nuovi consumi e riti collettivi: la Riviera (dove sennò?). L'intreccio di vicende personali e medio borghesi, restituisce un'atmosfera irripetibile, senza condannare ma senza rinunciare a mostrare le ipocrisie tramite lo sguardo di un irregolare, il protagonista Marco Bauer. È il libro con la forma classica del romanzo, la lingua di Tondelli torna all'ordine, non è quella di cinque anni prima.

Biglietti agli amici

Una raccolta di strofe, impressioni, frammenti di narrazione, riflessioni, ricordi intimi sotto forma di, appunto, Biglietti agli amici, ordinati nella cornice delle ore del giorno e della notte. Uno dei miei preferiti è quello a M.M.: "In quel dicembre a Berlino, nella tua casa di Kopenickerstrasse io volevo tutto. Ma era tutto, o solo qualcosa, o forse niente? Io volevo tutto e mi sono sempre dovuto accontentare di qualcosa".

Camere Separate

Nel 1989 Tondelli pubblica la sua ultima opera narrativa. È un romanzo sfacciatamente autobiografico senza essere ombelicale, trasforma la storia d'amore tra Leo e Thomas nel viatico per scoprire nuove forme di relazione, nuovi modi amare e di soffrire, di trovarsi e di perdersi. La fine del libro annuncia quella del suo autore: Leo è malato di una malattia inguaribile.

Un weekend postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta

È un lungo racconto del decennio che si chiude che viene pubblicato nel 1990 poco prima della morte di Tondelli. C'è tutto: le nuove mode, la musica, le nuovi capitali della cultura, i viaggi e i giovani. Diviso in nuclei tematici raccoglie e ordina articoli, reportage e saggi. In bilico tra un curioso e acuto ospite e un protagonista di una nuova mondanità, lo sguardo di Tondelli ci restituisce quel vede e ascolta con grande sincerità e coinvolgimento.

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