Festival di Salisburgo, Riccardo Muti dirige l’Aida dei record
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Un'Aida dei record quella che debutterà al festival di Salisburgo il prossimo 6 agosto diretta da Riccardo Muti. Diversi i motivi che molto probabilmente consegneranno agli annali questa versione del capolavoro verdiano. Innanzitutto, le sette repliche già sold out, nonostante i biglietti costino 450 euro. In secondo luogo, il maestro Riccardo Muti torna a dirigere Aida dopo quarant'anni. L'ultima volta accadde alla Royal Opera House nel 1977 con Placido Domingo e Monserrat Caballé, in un'altra edizione epica. In ultimo, sono 37 anni che l'Aida di Giuseppe Verdi manca da Salisburgo dopo la versione di Herbert von Karajan del 1980.
Il cast previsto per il debutto del 6 agosto è tra i migliori in circolazione, una vera e propria parata di stelle della lirica si esibiranno. Francesco Meli nel ruolo di Radames, oltre alla diva Anna Netrebko in quello principale in una squadra che include il baritono Luca Salsi, Roberto Tagliavini e Ekaterina Semenchuk nella parte di Amneris. La regia della messa in scena, invece è stata affidata alla regista iraniana Shirin Nashat.
La travagliata storia dell'Aida di Verdi
Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette. Fu commissionata nel 1860 al maestro italiano dal Pascià d'Egitto, che offrì un compenso di 80mila franchi per un inno celebrativo dell'apertura del Canale di Suez, ma Verdi rifiutò dicendo che non scriveva musica d'occasione.
Successivamente, quando arrivò l'invito a comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Verdi accettò. La prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto nel 1869. Così Aida andò in scena solo nel 1871, sempre a il Cairo.