Festival della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo nel segno di Bauman e Rodotà
Torna dal 15 al 17 settembre nel consueto scenario di Modena, Carpi e Sassuolo, il Festival della Filosofia. Diciassettesima edizione ricca di novità, ma che non cambia la sua formula vincente, come voluto dal nuovo direttore, Daniele Francesconi, che ha ereditato il compito da Michelina Borsari, storica direttrice del festival. Confermatissimi dunque i format principali, come quello delle lectio magistralis, che quest'anno saranno 54 e vedranno 20 nomi nuovi e più giovani alternarsi sul palco.
Tre giorni e tre notti che proveranno, attraverso il Festival della Filosofia, a declinare il tema delle "Arti", scandagliando cosa sia stata in passato e soprattutto cosa sia oggi la creatività, da un punto di vista individuale e sociale. Non mancheranno, dunque, dato il tema, mostre e spettacoli che faranno da corollario con oltre un centinaio di appuntamenti diversi, grandi e piccoli.
Nel segno di Zygmunt Bauman e Stefano Rodotà
Ovviamente, particolare importanza al festival è dato, quest'anno, dal fatto che nei mesi scorsi sono venute a mancare due figure fondamentali per la comprensione della contemporaneità, nell'anno in cui sono venute a mancare due figure storiche del festival e del pensiero, Bauman e Rodotà, a cui prevedibilmente sarà dedicata la tre giorni di riflessioni sulla creatività e sulle "Arti".
Gli ospiti internazionali e nazionali
Tra i protagonisti italiani del Festival della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo: Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Brunello Cucinelli, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Carlo Sini, Silvia Vegetti Finzi e Remo Bodei. Il neo direttore Francesconi ha dichiarato in conferenza stampa:
Sarà una direzione nel segno della continuità. Ma con le antenne sempre alte per cogliere le novità dei nostri tempi, conoscere e far conoscere i nuovi volti della filosofia e del pensiero contemporaneo.