Fake news, M5S chiede Commissione di Inchiesta sulla disinformazione mediatica
Sarà presentata oggi 6 novembre alle 16, presso la Camera dei Deputati, la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, primo firmatario il parlamentare Paolo Lattanzio, che propone di istituire una Commissione di Inchiesta sul fenomeno delle fake news. O meglio, sulla diffusione massiva e fuorviante di "informazioni false attraverso l’intero sistema mediatico, analogico e digitale, sul diritto all’informazione e sull’utilizzo critico dei media per il contrasto alla disinformazione."
Proposta di legge, firmatario dep. Lattanzio
Alla conferenza stampa di oggi pomeriggio saranno presentati i contenuti della proposta di legge, orientata alla costruzione di una Commissione che abbia come compito quello di comprendere quanto si fa in Italia per il contrasto alla disinformazione. Parteciperanno, tra gli altri, oltre a Paolo Lattanzio, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Cultura e primo firmatario delle mozione, il Prof. Mario Morcellini, Commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e Consigliere alla comunicazione Sapienza Università di Roma, Vittoria Casa, deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, Rosy Russo, presidente Associazione Parole O_Stili e Giuseppe di Caterino, consulente per la Comunicazione politica e istituzionale.
Gli obiettivi: hate speech ed educazione civica digitale
Tra i diversi obbiettivi della proposta di legge per l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta contro le fake news, si legge nella proposta di legge targata M5s, uno degli obiettivi sarà analizzare i legami tra la diffusione massiva e fuorviante di informazioni false e il dilagare dell’hate speech in particolare nei confronti di minoranze culturali, etniche, sociali, nazionali e religiose tale da incidere sull’opinione pubblica condizionandone l’opinione.
Altro aspetto importante contenuto nella proposta di legge sarà "l’attuazione nelle scuole del curriculum di educazione civica digitale e la sua reale ricaduta sugli studenti in termini di efficacia formativa anche al fine di monitorare il rapporto tra sistema educativo e innovazione tecnologica."