Fabrizia Ramondino, il ritorno di “Althénopis” in costiera amalfitana
Stasera 25 luglio alle ore 19:30, presso la Chiesa di Santa Maria della Misericordia di Massa Lubrense, sarà presentata la riedizione del romanzo di Fabrizia Ramondino, “Althénopis”, che nel 1981 segnò l'esordio letterario della scrittrice napoletana scomparsa prematuramente nel 2008.
Così, dopo tanti anni, i luoghi della costiera amalfitana così meravigliosamente raccontati dalla grande e indimenticata scrittrice proprio in "Althénopis", torneranno a riabbracciare una figlia di questa terra, considerato che soprattutto da bambina la Ramondino visse a lungo a Massa Lubrense.
Uscito per la prima volta nel 1981, “Althénopis”, nome con cui la scrittrice si riferisce a Napoli, è un luogo ferito dal terremoto, che fa da sfondo a narrazioni, quindi persone, luoghi, fatti e aneddoti, che rivelarono sin da subito la grandezza della sua scrittura. "Althénopis", la città “occhio di vecchia”, che nel 1980 era appena stata distrutta dal terremoto che segnerà il passaggio radicale da un’epoca all’altra, facendo del dopo-terremoto una condizione ininterrotta della condizione della napoletanità e del Sud.
Scriveva Fabrizia Ramondino in proposito: «I primi mesi che lo seguirono furono come un eterno ’43, senza né fine né inizio…» È in quel contesto che la Ramondino compone il suo esordio letterario, considerato che sino ad allora più che scrivere aveva fatto politica ed era stata un'attivista impegnata nel difendere i diritti dei più deboli, sempre privilegiando l'azione, il fare sociale alla ideologia imperante di quegli anni.
L’opera, ripubblicata poco tempo fa da Einaudi, con prefazione di Silvio Perrella, è ricca di ritratti di persone e richiami a luoghi di Massa Lubrense, ed in particolare di Santa Maria, dove l'autrice di di "Taccuino tedesco", "Dadapolis" e "La via" ha trascorso un lungo periodo della sua infanzia. Per questo motivo stasera, alla serata dedicata a Fabrizia, presentata dal giornalista Carlo Franco, parteciperanno la germanista Valentina Di Rosa, l’attore e regista Arturo Cirillo e il saggista e scrittore Silvio Perrella. L’evento è realizzato dalla sede di Massa Lubrense dell’Archeoclub, con il patrocinio del Comune, dell’Unitre e dell’Associazione “La Fenice”.