Estate a casa Berto: l’amata Calabria dell’autore de “Il male oscuro”
Da Paolo Mieli a Jonas Carpignano, passando per Isabella Ragonese, Iaia Forte, Andrea de Sica. Sono solo alcuni dei nomi che affolleranno l'"Estate a casa Berto", evento che dal 2015 porta in Calabria, a Capo Vaticano, nel territorio scoperto alla fine degli anni ’50 da Giuseppe Berto, autore di quell'indimenticato capolavoro della letteratura italiana che è "Il male oscuro". Per l'occasione scrittori, cineasti, attori, studiosi , tutti spinti dalla passione che li accomuna ai grandi libri di Berto, parteciperanno alla quarta edizione di "Estate a casa Berto", voluta dalla figlia Antonia Berto, che quattro anni fa con Jo Lattari e Marco Mottolese ha creato questo festival per riaprire le porte del luogo tanto amato da suo padre.
Sono passati più di cinquant’anni dalla prima edizione de "Il male oscuro" che uscì a Milano il 12 marzo 1964 e quaranta esatti dalla scomparsa di Giuseppe Berto che scrisse il suo capolavoro quasi interamente a Capo Vaticano nella prima casa costruita sul promontorio da cui poteva vedere il mare e, in lontananza, Stromboli fumante. "Estate a casa Berto" riparte proprio da lì, dal convegno su Giuseppe Berto scrittore, intellettuale. A quarant’anni dal “Male oscuro”. Ne discuteranno al tramonto del 30 luglio alcuni studiosi, scrittori e giornalisti per andare alle origini dello stile e delle intuizioni bertiane. Il convegno è a cura di Daniele Balicco, professore in letteratura e filosofia all’Eìcole des Hautes Eìtudes en Sciences Sociales di Parigi.
L’evento, quest’anno, propone come piatto forte il rilancio del cinema all’aperto, che già contraddistingueva le estati italiane degli anni ’60 e ’70, seguito dal classico cineforum con dibattiti aperti al pubblico ai quali partecipano protagonisti e registi dei film appena proiettati. Un modo antico ed allo stesso tempo innovativo per prolungare le stagioni cinematografiche in Italia quando solitamente le sale soffrono in estate. Una serata sarà invece dedicata al dibattito politico/sociale, anche questa una tradizione inaugurata quattro anno orsono con Paolo Mieli il quale torna ogni anno in Calabria, a Capo Vaticano, per dialogare con un pubblico sempre più numeroso e desideroso di scambi diretti con il grande storico e giornalista, senza l’intermediazione della televisione , uno dei media dove di consueto appare e si esprime il giornalista e storico.
Gli organizzatori hanno espresso la speranza “che anche quest’anno l’evento sia utile per ravvivare l’estate culturale di Capo Vaticano e di tutta quella parte di Calabria ormai abituata ad incontrare giornalisti, artisti e scrittori dove solitamente non arrivano”. Fabio Mollo, direttore artistico della rassegna, si è detto “felice di proporre pellicole probabilmente non viste in questa zona e farle accompagnare da chi il film lo ha vissuto in prima persona, regista e attori”. “La rinascita del cineforum” ha proseguito il regista durante l’affollata conferenza stampa “ vorremmo intestarla a noi ma soprattutto a questa meravigliosa regione che ci ospita”.
Ogni giorno ci saranno inoltre brevi letture ispirate ai racconti di cinema e tratte dal libro di Emiliano Morreale e Mariapaola Pierini (Einaudi editore) a cura di Iaia Forte e Jo Lattari. Gli ospiti attesi quest’anno, in virtù della direzione artistica di Fabio Mollo, giovane regista tra i più celebrati oggi in Italia, provengono dal mondo del cinema: Jonas Carpignano con “A Ciambra”, Andrea de Sica con “i figli della notte”, Alessandro Rak con “Gatta Cenerentola” , Isabella Ragonese con “sole cuore amore” , Filippo Luna con Sicilian Ghost Story, tutti accompagneranno i loro film e al termine della proiezione sarà Fabio Mollo a stimolare il dialogo con il pubblico e a far esprime i protagonisti.