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Elogio della cravatta: il libro citato da Luigi Di Maio, ex capo politico del M5S

Si intitola “Elogio della cravatta” il libro citato da Luigi Di Maio durante il discorso con cui si è dimesso da capo politico del Movimento Cinque Stelle. Il piccolo manuale, scritto quasi 40 anni fa, è un libro in cui si raccontano “follie e virtù, storia e attualità, psicologia e linguaggio del più inutile e piacevole accessorio dell’abbigliamento”.
A cura di Redazione Cultura
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Si intitola “Elogio della cravatta”, il libro citato da Luigi Di Maio, l’ormai ex capo politico del Movimento Cinque Stelle, durante il discorso con cui ha annunciato le dimissioni da leader del movimento fondato da Beppe Grillo e Roberto Casaleggio. E nel farlo, si è sfilato la cravatta simbolicamente consegnandola al “popolo” che lo aveva designato a rappresentarlo e che oggi lo ha, in un certo senso, “destituito”. Ma prima non ha mancato di citare un libricino che l'amico Gianroberto gli aveva regalato, per evidenziare l'amore per le cravatte del giovane leader pentastellato.

Gianroberto Casaleggio, per tutti gli anni in cui l’ho conosciuto, mi ha fatto un solo e unico regalo: un libro che si intitolava L‘elogio della cravatta di Mariarosa Schiaffino. Era stato colpito dal fatto che la indossassi sempre, ogni volta che andavo da lui. E mi propose di approfondire il significato del tipo di nodo, perché anche il nodo della cravatta per lui e per quel libro era comunicazione. Tutto per Gianroberto poteva essere un modo per arrivare alla gente.

L'elogio della cravatta: un libro dietro la simbologia di Luigi Di Maio

La cravatta come simbolo, dunque. Lo scettro da tenere stretto (al collo) per rappresentare il movimento in questi anni di faticosa affermazione istituzionale del meno istituzionale dei movimenti politici italiani. In questo libro sconosciuto ai più, l'"Elogio della cravatta", che oggi sale alla ribalta delle cronache, si raccontano con dovizia di particolari tutti i segreti delle cravatte, dei nodi, delle “follie e virtù, storia e attualità, psicologia e linguaggio" come recita il frontespizio dell'opera di Mariarosa Schiaffino e Irvana Malabarba, presentata da Giovanni Nuvoletti, "del più inutile e piacevole accessorio dell'abbigliamento”. Non a caso, ha continuato Di Maio nel suo discordo di addio (per modo di dire):

La cravatta per molti in questi anni ha contraddistinto il mio operato da capo politico. Ora la portate tutti, ma all’inizio non era così… Per me ha sempre rappresentato un modo per onorare la serietà delle istituzioni della Repubblica e il contegno che deve avere un uomo dello Stato. Oggi simbolicamente la tolgo qui davanti a tutti voi. Grazie a tutti. Vi abbraccio. E vi voglio bene. Buona fortuna. Ne avremo tutti bisogno.

L'insostenibile piacere della cravatta: un manuale per l'ex leader M5s

Il contegno, dunque. Un manuale per studiarlo. Come quello rappresentato da questo libricino del 1982, edito da Idealibri, scritto a quattro mani dagli scrittori e giornalisti Mariarosa Schiaffino e Irvana Malabarba, nella collana dei "piccoli piacerei" presentata dallo scrittore e gastronomo Giovanni Nuvoletti. Con illustrazioni e indicazioni per il nodo perfetto. Che proprio ora, nel momento in cui quel nodo stringe di più, Luigi Di Maio (accusato, come tutti i pentastellati di essere poco studiosi e sostanzialmente "incolti") cita come oggetto di studio, manuale di apprendimento, fonte battesimale delle sue amate cravatte da ex capo politico.

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