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Elodie su corpo e diritti: “Come può Giorgia Meloni non accorgersi di fare gli interessi degli uomini?”

Partendo dal Calendario Pirelli di cui è protagonista, Elodie ha parlato dell’uso del corpo da parte delle donne, della libertà e di Giorgia Meloni.
A cura di Redazione Music
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Elodie e Giorgia Meloni (le foto sono Lapresse)
Elodie e Giorgia Meloni (le foto sono Lapresse)

Protagonista del nuovo Calendario Pirelli, Elodie ha parlato di come riappropriarsi del controllo del proprio corpo, soprattutto da parte delle donne, in una società patriarcale, sia uno strumento di libertà. Non vede contraddizioni nel posare per il calendario e affermare la libertà della donna. Lo spiega in un'intervista a Repubblica interamente incentrata sull'argomento, su come il corpo delle donne sia stato troppo spesso campo di battaglia degli uomini, di come il suo controllo fosse un modo per alimentare i meccanismi malati del patriarcato. Parte da sé, Elodie, dalle accuse di usare il proprio corpo per raggiungere la fama: "Sono stata accusata, mi accusano, mi accuseranno… Non mi preoccupa. Ci sono altri problemi, quelli veri. Mi piaccio e il corpo mi aiuta a raccontare qualcosa di me. Non penso che avere una sessualità sia peccato"

Non è la prima volta che Elodie si espone su battaglie civili, è stata madrina del Pride 2022 a Roma, e più volte è intervenuta contro coloro che si dimostravano sessisti e razzisti, definendosi femminista e porgendo il fianco anche a critiche politiche da parte delle destre: "Essere donna è scabroso – ha continuato nell'intervista a Repubblica -. Quindi c’è un controllo sul corpo, oggi più che mai. Mi accusano di sessualizzare e mi fa ridere: vorrei chiedere cosa significa. Il punto è proprio questo: più uno viene accusato per l’uso della propria libertà di espressione, più significa che conduce una lotta giusta".

E a questo proposito non poteva mancare un riferimento alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Rispondendo a una domanda dell'intervistatore, Elodie spiega: "È evidente il problema dei diritti acquisiti, ma minacciati. Attaccando i gay, o l’aborto, si attacca la libertà. La cosa per cui soffro di più è che sia una donna a farlo. Come può non accorgersi di lavorare per gli interessi degli uomini? È un atteggiamento imperdonabile. Non si può toccare la libertà di scelta. Il nostro è un Paese democratico, dovremmo ricordarcelo sempre. Se poi vogliamo fare altro… Non ho simpatia per questo governo, perché per me la libertà è sinonimo di felicità".

Elodie, poi, fa un esempio personale, parla del quartiere popolare in cui è cresciuta, il Quartaccio di Roma, dove una volta raccontò di essere stata tirata su "fra droga in famiglia e amiche incinte a 15 anni". Ne parla per raccontare il perché fanno così presa il politico e la politica che urlano e usano toni di paura: "Vengo da un quartiere di Roma dove i guai sono talmente tanti che tutto ti spaventa, perché tutto è aggressione. Nasci che sei già aggredito, non c’è un sorriso fuori da casa. E quando le persone vedono personaggi pubblici gridare, comprensibilmente sono d’accordo con loro. Lo so perché poi è il mio linguaggio, lo conosco bene. È confusione. È paura: farti sentire, perché sei terrorizzato. (…) Allora se in tv vedi uno che parla il tuo linguaggio, pensi che questo suo chiudere tutto ti protegga. Ci credi, perché ti mancano gli strumenti. È facile sedurre chi non ha strumenti".

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