Egitto, scoperta una piramide fino ad ora sconosciuta: apparterrebbe ad una regina
Il ministero delle Antichità egiziano ha annunciato il ritrovamento di una piramide risalente ad oltre tremila anni fa. L'inaspettata scoperta è stata fatta a 30 chilometri a sud del Cairo, nell'antica necropoli reale di Dashur, e al momento gli archeologi sono a lavoro per stabilire a chi appartenga la magnifica sepoltura: l'ipotesi più accreditata è che si tratti di una regina, fino ad ora sconosciuta. La scoperta si aggiunge ad una fortunata serie di ritrovamenti effettuati negli ultimi anni: sarebbero centinaia le piramidi e i monumenti funerari ancora sepolti nella sabbia del deserto.
Benché al momento i lavori di scavo siano ancora in fase iniziale e non si abbiano certezze circa le dimensioni effettive della struttura e la complessità del lavoro da portare avanti, gli archeologi hanno confermato che la piramide risalirebbe all'epoca della tredicesima dinastia, dunque al periodo che va dal 1800 al 1600 a. C.
La struttura si trova in ottimo stato di conservazione, come confermato dai primi sopralluoghi: presto sarà possibile procedere con scavi più approfonditi. Al momento sono stati portati alla luce un blocco di alabastro inciso con geroglifici e linee verticali, il cui significato verrà presto svelato, insieme ad un corridoio che conduce all'interno della piramide e dal quale si apre un accesso ad una stanza. Stando alle dimensioni delle parti emerse, la piramide potrebbe essere molto più grande di quello che si pensa.
L'archeologo Zahi Hawass, ex ministro delle Antichità, ha avanzato l'ipotesi che la struttura rinvenuta a Dashur sarebbe appartenuta ad una regina, sepolta con molta probabilità vicino a suo marito e a suo figlio. La speranza degli archeologi è ora quella di trovare un'iscrizione che confermi questa ipotesi, aggiungendo magari un nome alla già lunga e illustre storia dei sovrani dell'Antico Egitto.